Il ritiro pre-campionato della Juventus è stata l’occasione perfetta per Kean e Nicolussi Caviglia di ritrovarsi dopo essere cresciuti insieme nelle giovanili bianconere. In un’intervista al sito ufficiale i due hanno commentato le sensazioni al loro ritrovo.
Un legame stretto attorno ai colori bianconeri. Più di dieci anni fa Moise Kean e Hans Nicolussi Caviglia si conoscevano per la prima volta nelle giovanili juventine . Quel giorno Hans, già di casa a Torino, vide per la prima volta Moise. Direttamente da Orlando, il centrocampista e l’attaccante hanno ricordato il passato vissuto insieme alla Vecchia Signora.
Di seguito il primo impatto raccontato dall’ex Salernitana:
“Ricordo benissimo la prima volta che Moise arrivò a Vinovo. Quando entrò nello spogliatoio tutti mormorarono ‘Questo è forte’. Poi scendemmo in campo e scoprii che sì, era forte davvero! Quel giorno il magazziniere gli diede delle scarpe per l’allenamento.”
Moise ha replicato così all’aneddoto raccontato dall’amico:
“Sì, è vero! Io ero convinto di andare a fare le visite mediche; invece mi dovevo allenare e non avevo portato niente, quindi avevano dovuto darmi delle scarpe. Io notai Hans in campo, perché nello spogliatoio c’erano tantissimi bambini ed eravamo divisi in due gruppi. Lo vidi in campo e da lì nacque la nostra amicizia”.
Juventus, il rapporto tra Kean e Nicolussi Caviglia in un’intervista
I due hanno riconosciuto reciprocamente il talento che brillava fin dal primo incontro, a partire dall’elogio della punta:
“Ho sempre saputo che lui sarebbe arrivato in alto, perché lui era diverso da tutti gli altri”
Questa la risposta di Nicolussi Caviglia:
“Dal primo incontro sapevo che sarebbe arrivato ad altissimi livelli. Aveva qualità che gli altri non avevano e poi ho potuto vedere giorno dopo giorno la sua crescita come calciatore.”
L’intesa nata tanti anni fa sembra proseguire nel tempo, come dichiarato dallo stesso Kean:
“Basta un’occhiata per capirci. Anche in campo, nonostante siano passati gli anni, so come reagisce a certe cose e cosa pensa in determinati momenti. È come se fosse mio fratello.”
Anche il mediano ha ribadito quanto espresso dal compagno di una vita:
Alcune cose che gli vedo fare adesso gliele ho viste fare mille volte negli anni e quindi so bene cosa passa per la sua testa in certi momenti.
Hans ha concluso l’intervista certificando il legame di fratellanza che lo lega al centravanti:
So che all’apparenza possiamo apparire molto diversi, ma penso che abbiamo una base di genuinità in comune che ci ha permesso di legarci. Ci siamo sempre trovati bene insieme, il nostro rapporto è genuino e sincero”.