Adrien Rabiot, centrocampista francese della Juventus, si è raccontato ai canali ufficiali del club bianconero.
La Juventus sta preparando la sua stagione, sotto la guida della nuova triade Giuntoli-Manna-Allegri. Infatti nella giornata di ieri il nuovo direttore bianconero si è presentato alla stampa, raccontando in maniera velata quali saranno le prossime mosse della Juventus. Inoltre Giuntoli ha lodato l’operato di Manna, che è riuscito a rinnovare Rabiot in extremis.
Juve, parla Rabiot
Proprio il centrocampista francese ha parlato in diretta sul canale Twitch della Juventus, raccontando parte della sua carriere e toccando diversi argomenti interessanti.
Rabiot ha subito iniziato parlando del suo soprannome in bianconero:
“Mi piace Cavallo Pazzo. Mi piace il cavallo come animale, è veloce ed intelligente. Mi piace come soprannome”.
Il centrocampista francese ha svelato un aneddoto importante per la sua permanenza in bianconero:
Il mister mi ha convinto mentre ero in vacanza, insieme ai miei compagni. Poi ho parlato con Manna, Cherubini e lo staff. Tutti mi hanno dimostrato affetto. Comunque direi soprattutto il mister
Dando poi uno sguardo ad Euro 2024, Rabiot ha detto:
Ovviamente è importante. Ho preso tutto questo in considerazione. Io so cosa posso dare qui, mentre da altre parti potrebbe essere diverso
Il francese ha poi toccato l’argomento tifosi:
Certo. Il supporto dei tifosi è importante. L’anno scorso ho ricevuti molti messaggi di supporto e aiuto. Per un giocatore è importante sentirsi bene in una città con i proprio tifosi.
Rabiot ha poi detto cosa è cambiato dal suo passato bianconero:
Ho fatto tanti gol quest’anno. Però ho fatto una buona stagione due anni fa anche se ho segnato meno. Penso che si possa fare una buona stagione anche senza segnare. Il calcio non è solo questo. Sembra che se non segni sei scarso, ma alla fine il calcio è diverso. Io lo vivo diversamente, poi sono contento di fare tanti gol.
Inoltre Rabiot ha parlato dell’importanza di essere uno dei “grandi” in casa Juve:
Dopo 4 anni mi sento uno degli anziani qui. 5 anni sono tanti in un club in carriera. Ora sono decisamente più esperto ed anche per questo la società voleva che restassi per aiutare anche i più giovani. È importante dare l’esempio. Ho parlato con Weah e gli ho detto che qua si lavora per vincere. Lui è un bravo ragazzo ed è pronto a dare tutto. Qua si lavora per crescere.
Juventus per Rabiot è casa ed ha parlato proprio di questa mentalità anche con i più giovani:
Ho parlato con Weah e gli ho detto che qui è un club particolare. Anche i giovani che sono tornati hanno capito. Ogni partita è da vincere, ma la pressione serve a crescere. Per un giocatore la Juve è un passo importante per la mentalità.
Deschamps sarà il prossimo giocatore che Rabiot raggiungerà come presenza in bianconero. Il francese ha raccontato cosa significhi per lui questo traguardo:
Parliamo spesso della Juve. Per lui è un top club e sa cosa vuol dire giocare per la Juventus. Sa dell’importanza della maglia.
Rabiot ha poi continuato descrivendo il suo rapporto con Allegri:
Allegri mi ha dato fiducia e libertà. Poi mi ha spinto a migliorare tantissimo e cercare di segnare di più. Per me è importante avere un mister così. Poi giocare a destra o sinistra non cambia molto, va bene fare entrambe le cose. Il mister mi spinge poi sempre a migliorami, mi consiglia cosa migliorare sempre.
Il francese ha detto anche il motivo della scelta del suo numero:
Ho iniziato con il 31 perché al PSG non c’erano tante maglie disponibili. Poi sono passato al 25 ed è diventato il mio numero. Non c’è un vero e proprio significato, ma non ho intenzione di cambiarlo.
Cavallo Pazzo ha poi raccontato con chi ha legato maggiormente:
Sono molto amico di Cuadrado. Poi Iling-Junior parla francese ed abbiamo un bel rapporto. Poi il rapporto è ottimo con tutti, il gruppo è fantastico.
Rabiot ha poi detto qual è il senso di rivalsa che c’è nello spogliatoio bianconero:
Le ultime due stagione sono state difficili senza trofei. La Juve ha sempre vinto e continuerà a vincere i futuro. L’obiettivo è di vincere quest’anno. Trascinare la squadra verso lo Scudetto e la Coppa Italia sarà una sfida. Sono rimasto per portare la Juve dove merita di stare.
In chiusura il francese ha raccontato il proprio spettro emotivo per la tournée americana:
Sono carico. Non vedo l’ora di partire per giocare tre partite e per prepararsi al meglio. Tutti non vediamo l’ora di iniziare la stagione. Dobbiamo spingere tutti verso la stessa direzione, non vediamo l’ora di ripartire.
L’ultima domanda ha riguardato la permanenza di Rabiot in bianconero:
Casa vuol dire che qui mi sento bene. Qui ho trovato un ambiente che mi piace, le persone sono straordinarie. È veramente stata una scelta di cuore perché non volevo lasciare tutto questo. Inoltre c’è molto da fere, per me il lavoro qua non è finito. Sono sicuro di poter crescere ancora tantissimo qui alla Juventus.