Protagonista di una lunga intervista ai microfoni dei canali ufficiali della Juventus, Trezeguet sottolinea un’analogia con il 2006
David Trezeguet, vera leggenda bianconera, dieci anni di permanenza dal 2000 al 2010, nonostante tutte le difficoltà legate alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto la Juventus. Il tutto condito da un totale di 171 reti in 32o, che lo rendono il miglior marcatore straniero della storia della Juve.
Protagonista del format Legend’s Corner, trasmesso sui canali ufficiali del club, ha rilasciato una lunga intervista nella quale ha commentato la condotta della società per ciò che riguarda il settore giovanile, e in generale l’andamento della nuova Juventus.
“Se penso alla Juve di oggi, vedo che c’è un buon lavoro in corso con il Settore giovanile; rivedo in un certo senso quello che ho vissuto nel 2006, quando sono cresciuti giocatori come Marchisio e Giovinco: quest’anno ci sono ragazzi che si sono fatti notare e hanno dimostrato le loro qualità, ed è una cosa molto bella”. Così ha commentato l’esplosione di talenti come Miretti, Fagioli o Iling-Junior.
L’attaccante francese ha osservato dunque un’analogia con il 2006, anno in cui la Juventus fu retrocessa in seguito alle vicende di Calciopoli. In quegli anni i bianconeri puntarono fortemente sul settore giovanile, che vide l’affermarsi di talenti come Giovinco e Marchisio.
“Tutto ha un inizio, e vedendo giocare questi ragazzi io ripenso al mio; è importante che quindi la società sostenga e faccia crescere, con un’idea chiara, giocatori che possono diventare importanti, perché il pubblico ama i ragazzi che ‘nascono’ nella loro squadra”. – ha poi concluso l’ex attaccante francese.
This post was last modified on 24 Giugno 2023 - 23:11