Claudio Marchisio, ex centrocampista e stella della Juventus, ha rilasciato un’intervista per la Gazzetta dello Sport parlando di vari temi che riguardano il mondo bianconero che ovviamente ha molto a cuore.
Il Principino nell’intervista rilasciata sul noto quotidiano rosa si è espresso su vari temi importanti in casa Juve come il giovane Casadei, accostato negli ultimi giorni ai bianconeri e per il quale ha speso parole al miele, Pogba, Vlahovic e Allegri.
Intervista Marchisio: “Mi risulta difficile giudicare questa stagione”
Inizia parlando così di Casadei, gioiellino italiano che interessa molto alla Juventus:
Casadei è già pronto. L’abbiamo ammirato al mondiale in Sudamerica: non mi ha sorpreso il talento ma la crescita personale, penso che quest’esperienza l’abbia fatto crescere come uomo, oltre ad aver evidenziato le sue qualità che erano già note.
Continua poi generalizzando sui giovani in Italia:
Purtroppo in Italia crediamo sia più facile dare possibilità ai giovani che sono nelle big quando le cose vanno male. Io invece ho sempre pensato che per un ragazzo di grandi qualità sia molto più semplice inserirsi in un gruppo forte. Poi sta al giovane crescere in fretta per dimostrare di saperci stare: Miretti, Fagioli, Iling e Soule hanno fatto molto bene ma dovranno dare ancora di più il prossimo anno.
Prosegue parlando della stagione attraversata dal suo ex compagno ed amico Paul Pogba facendogli anche un augurio per il futuro:
Sapevo già quello che gli è successo. Sono sempre più convinto che se un atleta non sta bene a livello mentale ne risentono prestazioni e fisico. Dato ciò che hanno passato lui e la famiglia non mi stupisce che non sia stato al massimo. Ci auguriamo che in estate possa rimettersi a posto fisicamente ma soprattutto di testa, perché sa che deve dare di più per questa maglia: è tornato per quello, quest’anno non ci è riuscito e si spera sia il prossimo quello in cui lo si potrà rivedere a grandi livelli.
Spende parole anche per un altro giocatore importante e al centro di voci di mercato, vale a dire Dusan Vlahovic:
Era partito molto bene, poi c’è stata la pubalgia da cui non è semplice guarire con una struttura fisica imponente come la sua. Ci sono state prestazioni non all’altezza ma è un potenziale campione. Dall’altra parte ci devono essere un allenatore ed uno staff che siano capaci di farlo rendere al meglio: molte volte il gioco della Juve espresso quest’anno non gli ha giovato. Le qualità però le ha, è giovane e può migliorare tantissimo: su chi ha grandi margini bisogna puntare.
A proposito di allenatore prosegue così sull’attuale tecnico della Juventus Massimiliano Allegri e la nuova dirigenza:
Giudicare una stagione così per allenatore e giocatori non è semplice. La prima parte non è stata all’altezza della rosa ed in Champions ha sbagliato praticamente tutte le gare: se si doveva cambiare andava fatto prima del mondiale in modo da ricostruire durante la sosta. Cosa è successo dopo poi è ben noto: in quel momento servono persone capaci di gestire tutto ciò, non solo l’allenatore ma anche la squadra. Un’altra rosa ed un’altra società non credo avrebbero fatto gli stessi punti della Juve. Un plus per Allegri? Penso lo sia stato soprattutto per i giovani, una stagione così difficile li ha aiutati a crescere. Anche a livello dirigenziale è cambiato qualcosa, ora la responsabilità è grande: bisogna costruire una squadra solida che possa lottare per lo scudetto.