Novità sulle varie questioni di bilancio che hanno portato la Juve ad essere penalizzata in campionato. Notizie positive per gli ex vertici bianconeri. Il punto sulla situazione.
La situazione è stata confusionaria per vario tempo e le penalizzazioni ormai sono giunte. C’è però una svolta nelle indagini, almeno per gli ex dirigenti di casa Juve. Giungono novità positive. Cosa accade dunque? Il punto sulla situazione.
Sarà archiviazione? Ecco cosa dicono i pm!
Secondo l’edizione torinese de La Repubblica, i tre ex “sindaci” della Juventus non erano a conoscenza della manovra stipendi, delle side letter e della carta segreta riguardante Ronaldo.
Quando abbiamo letto sugli atti di questo fascicolo delle chat e delle scritture, ci siamo sorpresi e arrabbiati.
L’ex presidente del collegio sindacale, Paolo Piccatti, aveva espresso così il suo stupore ai pm. Tutti e tre si dichiararono all’oscuro delle varie operazioni per cui poi la società è stata imputata.
Avessimo avuto anche solo sentore di queste cose, avremmo sicuramente approfondito.
Ha spiegato Nicoletta Paracchini, anch’essa ex componente del collegio sindacale.
Mai visto nulla, non siamo stati informati né del contenuto, né di tutta l’architettura contrattuale. Le sottoscrizioni con 17 calciatori? Nei cda avrebbero dovuto emergere, sicuramente l’informativa dovevano darla.
Basandosi su queste dichiarazioni la procura ha chiesto ed ottenuto l’archiviazione per gli ex componenti del collegio sindacale nell’ambito della giustizia ordinaria.
Né dai documenti in sequestro, come le mail, né dalle intercettazioni, è emerso il minimo coinvolgimento dei sindaci nelle condotte illecite descritte con riguardo alla seconda manovra stipendi è emersa chiaramente la volontà dei dirigenti juventini di non rendere pubblico alcunché in ordine alle trattative con i giocatori.
Queste le dichiarazioni scritte da parte dei pm. Non vi sono dunque elementi per addebitare al collegio il falso in bilancio che deriva dalle manovre stipendi. Per le plusvalenze il richiamo è al revisore esterno, la Ernst & Young. La richiesta di archiviazione è stata anche fatta per gli ex vertici della Juve: Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Fabio Paratici, Marco Re, Stefano Bertola e Stefano Cerrato.
L’accusa di “emissione di fatture per operazioni inesistenti” riguardante le “operazioni forziere di plusvalenze fittizie” è dunque caduta. Di seguito le motivazioni della procura.
È emersa la finalità prevalentemente bilancistica e non fiscale delle operazioni di scambio contestate. Queste operazioni risultano neutre, “a somma zero”, sotto il profilo finanziario, tese solo a consentire di registrare un ricavo immediato, spalmando i costi negli anni successivi. Anche ritenendo artificiali i valori contrattuali, la Juventus non ha avuto alcun concreto vantaggio fiscale da queste operazioni.