La stagione deludente della Juventus si concluderà domenica alle 21.00 contro l’Udinese. La Vecchia Signora, in attesa della sentenza da parte della UEFA, cercheranno di vincere per strappare un posto in Europa League.
Tra le delusioni dei bianconeri, seppur in minor parte, c’è anche Moise Kean. L’ex PSG ha rilasciato alcune dichiarazioni ripercorrendo le tappe della sua carriera.
L’attaccante azzurro, intervistato ai microfoni di views.fr, ha parlato della sua carriera, ma anche dei numerosi casi di razzismo nel mondo del calcio:
PRIMI PASSI – Naturalmente, il calcio è sempre stato il mio sogno. Poi, quando inizi a dare forma a un modo di lavorare, devi avere un sogno e credere in quello che stai facendo. Le persone intorno a me credevano più di me che avrei potuto diventare molto bravo. Mi ha aiutato a credere anche in me stesso. A 16 anni sono diventato il più giovane giocatore professionista nella storia della Juventus…
PSG E FUTURO – È il momento più bello della mia carriera, mi sono davvero divertito qui. Non potevo dimenticare tutto quello che ho imparato lì e tutti i bei momenti che ho vissuto lì. Avrei voluto rimanere? Stavo facendo cose bellissime. Ma dopo, nessuno può sapere cosa succederà domani. Vivo alla giornata, e a Parigi sono stato molto grato. Non so cosa accadrà in futuro.
RAZZISMO – Sono nato in Italia, e da quando vado a scuola, so quanto sia difficile per un uomo di colore vivere in questo paese. So cosa vuol dire essere vittima del razzismo. Mi sono successe molte cose e spero che le cose cambieranno. Quando questo è successo a Romelu Lukaku di recente, non sono rimasto sorpreso. Quando è successo a me, non me l’aspettavo. Sapevo benissimo che c’è molto razzismo, ma non pensavo che sarebbe successo fino al calcio. Non avevo idea che potesse accadere in uno stadio.
This post was last modified on 1 Giugno 2023 - 22:27