Mentre si attendono le conseguenze definitive delle varie indagini in corso, la Juventus deve fare i conti con l’assegnazione di dieci punti di penalità in seguito al filone di indagini relativo alle plusvalenze.
Il noto giornalista Vittorio Feltri, negli scorsi giorni, aveva aspramente criticato questa decisione tramite i suoi canali social, di seguito le sue dichiarazioni:
È successo che la Juventus avendo commesso delle scorrettezze, è stata punita. Ma non è stato punito il consiglio di amministrazione, è stata inflitta alla squadra una punizione esagerata. Anzi del tutto immeritata, In un primo momento 15 punti di penalità, che non sono pochi. Ma fossero anche pochi, sarebbe sbagliato lo stesso. Poi questi punti le vengono restituiti. Poi passa ancora un po’ di tempo e le vengono tolti 10 punti. Che sono comunque tanti. Ma, al di là del la quantità, il ragionamento che faccio è diverso se l’amministrazione di una azienda commette delle scorrettezze è giusto che venga punita l’amministrazione, ma che cosa centrano gli operai? Nello specifico: cosa c’entrano i calciatori? Nulla! Loro si sono limitati a giocare, a conquistare dei punti e quei punti nessuno glieli può toccare. Tanto meno la Giustizia Sportiva che a me sembra più la ubriachezza, sportiva, che non la giustizia, Insomma, restituite alla Juventus-squadra quello che si è guadagnato sul campo, Il campo non centra con gli uffici amministrativi.
Le dichiarazioni di Vittorio Feltri sulla penalizzazione della Juve
Vittorio Feltri ha rilasciato inoltre un’intervista sull’edizione odierna di Tuttosport, di seguito quanto evidenziato:
Intervento Pro-Juve nonostante il tifo per l’Atalanta, poi il commento sulla Giustizia sportiva
Essendo giornalista da circa 60 anni, non riesco a non ragionare in modo abbastanza freddo prescindendo dal tifo. Se c’è un’ingiustizia, anche se la persona ti sta antipatica, tu la devi difendere. A me sembra normale. Poi io non è che faccio l’anti-tifo. Io faccio il tifo per l’Atalanta, però rispetto altre squadre.
Se il mio editore ruba, per dire, che cavolo c’entro io? E un ragionamento molto modesto, mi stupisce che nessuno l’abbia fatto. Sfido chiunque a contestarlo. I responsabili delle amministrazioni devono essere puniti quando sbagliano, ma non gli operai. È come se decurtassimo lo stipendio ai dipendenti solo perché il padrone s’è infischiato un miliardo. Che cavolo di ragionamento è? Ma poi penso anche alla pantomima del togli 15, restituisci 15, poi togli.
Sulla Giustizia sportiva:
In alcuni momenti mi sembra ridicola e illogica. Poi, non so se ci sono delle trame. Io non riesco mai a fare il dietrologo.
Il paragone con Calciopoli
Anche Calciopoli è stata gestita malissimo. Mi ha stupito il pressapochismo. Quasi c’era del sadismo. Diciamocelo, il calcio è una delle poche cose serie che si sono in Italia e cercano di rovinare anche quello. Il calcio unisce il Paese, non è vero che lo divide, mi spiace vedere che lo bistrattino.
Questo è uno dei punti più bassi toccati dal calcio italiano dal punto di vista della logica. Poi naturalmente il campionato non è stato così falsato, ma hanno fatto di tutto per rovinarlo e quasi quasi ci riescono.