L’ex numero 17 della Juventus, David Trezeguet, è stato intervistato di recente ai microfoni di DAZN. Il francese ha presentato Juventus-Milan (in programma domenica 28 maggio, ore 20.45). Il match sarà importantissimo per decidere l’accesso all’Europa che conta da parte di entrambe le squadre.
Partita storica. Ricordo San Siro pieno, ma anche il Delle Alpi. Ricordo la qualità dei giocatori – ho avuto la fortuna di giocare con grandissimi giocatori, anche contro il Milan: Nesta, Maldini, Cafù, Sheva, Inzaghi, Rui Costa… Il Milan ha sempre avuto quell’incanto, come se fosse il Real Madrid.
L’ex punta storica della Vecchia Signora ha così ricordato i match giocati da protagonista con un cenno particolare a Manchester 2003 (finale di Champions persa dalla Juve contro il Milan).
Manchester 2003? Per me è un ricordo molto negativo, l’unico trofeo importante non vinto dalla Juve. Per la Juve è sempre stato un obiettivo delicato vincere quella coppa. I rigori fanno parte di una storia non semplice, per me ogni tanto negativa. Pensavo di rigiocare una finale, ma contrariamente a Nesta non mi è capitato più. Il Milan da lì in poi ha cominciato a dominare a livello europeo con dei grandissimi giocatori.
David ha ricordato i tempi passati parlando poi del suo approdo nella massima serie italiana e del rapporto con Marcello Lippi.
Come straniero per me arrivare nel campionato italiano era qualcosa di molto particolare. Era il torneo più competitivo a livello individuale, calcistico, professionale, emotivo, c’era tantissima qualità: questo me lo ricordo bene. Con Lippi all’inizio non è stato molto semplice per me, perché voleva Vieri alla Juventus mentre io sarei dovuto andare all’Inter. Dopo abbiamo lavorato insieme: è stato fantastico perché abbiamo instaurato un dialogo molto aperto, quell’anno mi ha dato molta fiducia, siamo riusciti a vincere lo scudetto e ho finito il campionato da capocannoniere.