La Juventus, nonostante la spada di Damocle di una eventuale esclusione dalle coppe europee, continua a pianificare il futuro.
D’altronde, come affermato dal direttore Calvo, il club bianconero ha alle spalle una proprietà solida che permette comunque di programmare la prossima stagione sportiva. Il primo tassello del nuovo corso sarà – salvo colpi di scena – Cristiano Giuntoli.
Il ds “Campione d’Italia” ritiene chiuso il suo ciclo al Napoli, ma ha ancora un anno di contratto che lo lega al club partenopeo, motivo per cui sarà necessario un incontro con il presidente De Laurentiis.
Incontro tra le parti previsto nei prossimi giorni, per definire la exit strategy più appropriata.
Come sarà strutturata la nuova area sport della Juventus?
Resteranno al Napoli, con tutta probabilità, Micheli e Mantovani (nonostante il tentativo di Giuntoli di convincerli a seguirlo nella sua nuova avventura), in quanto uomini di fiducia di ADL, pronto a blindarli.
Seguiranno il ds in bianconero il suo braccio destro Pompilio, Stefanelli (attualmente al Cesena) e probabilmente Scala.
Federico Cherubini difficilmente accetterà ruoli di secondo piano, motivo per cui, è il primo indiziato a lasciare i bianconeri, con l’arrivo di Giuntoli.
Restano in bilico anche le posizioni di Manna (attuale responsabile delle giovanili, ruolo che sarebbe affidato a Stefanelli) e Tognozzi (dei due è l’unico che ha più possibilità di restare).
Giuntoli firmerà un contratto triennale, dopo una rincorsa lunga un anno e mezzo: nelle settimane scorse c’è stato un incontro con l’ad Scanavino e con Calvo a Milano, ma la Juventus e l’attuale ds del Napoli erano stati vicini anche nella primavera scorsa.
Un altro incontro tra le parti c’era stato anche nel mese di ottobre, prima dell’uragano Prisma. Contatti che sono ripresi, con una certa frequenza a febbraio.
Come cambia la Juventus con Giuntoli: dal futuro di Allegri al destino di Milik e altri calciatori
Massimiliano Allegri gradirebbe/avrebbe gradito un profilo a lui più vicino, come Rossi del Sassuolo o Massara del Milan, ma alla fine in società sembra sia passata la linea Giuntoli.
La posizione del tecnico bianconero, con tutta probabilità, sarà rivista con o senza vittoria dell’Europa League, perché non in linea con il nuovo progetto targato Giuntoli.
Il riscatto di Milik che sembrava una formalità, al momento, è in stand-by: inizialmente era previsto un incontro col Marsiglia ad aprile, per definire gli ultimi dettagli per il riscatto, salvo poi essere stato annullato dai vertici bianconeri.
L’entourage dell’attaccante polacco e Giuntoli non si sono lasciati in ottimi rapporti ai tempi del Napoli, ma nel calcio si sa tutto può mutare rapidamente.
La Juventus ha intenzione di alleggerire il monte ingaggi, motivo per cui difficilmente si arriverà ad una fumata bianca con Rabiot per il rinnovo, con Cuadrado sarà addio e restano in bilico anche le posizioni di Bonucci (occhio alla Roma) e Szczesny. Paredes non sarà riscattato.
Il futuro di Vlahovic, Chiesa, Di Maria e il nodo esuberi
Di Maria, Vlahovic e Chiesa sono un capitolo a parte: l’argentino ha dato disponibilità a rinnovare, ma nel frattempo si guarda anche intorno e non scarta nessuna opzione per il futuro.
Vlahovic sembrerebbe l’indiziato numero uno ad essere sacrificato sul mercato, ma la Juventus non ha intenzione di svenderlo e, dopo questa stagione, difficilmente arriveranno offerte a cifre irrinunciabili per l’attaccante serbo, motivo per cui la partita è aperta e non si può dare per scontata la cessione o la permanenza.
Il club bianconero vorrebbe tenere Chiesa, il quale dal canto suo sarebbe propenso a restare anche senza coppe europee, ma con un altro tecnico in panchina.
Vlahovic e Chiesa sono due asset che il club bianconero intende valorizzare al massimo nella prossima stagione.
Rientreranno alla base Rovella e Cambiaso per restare e far parte della rosa della Juventus nella prossima stagione. Ci saranno altri giovani da piazzare come Ranocchia (il Monza non sembra propenso a riscattarlo), mentre per Nicolussi un accordo con la Salernitana per la permanenza non è da escludere.
Mentre ci sarà sempre più spazio per Iling, Soulé, Fagioli e Miretti (con Yildiz, Huijsen e Barbieri in rampa di lancio).
Per Giuntoli ci sarà il nodo esuberi da affrontare: Zakaria e Arthur rientreranno sicuramente alla base in estate, il futuro di Mckennie è legato alla salvezza del Leeds (attualmente penultimo in classifica), mentre la confusione societaria del Tottenham ha rimesso in discussione il riscatto di Kulusevski.
Zakaria ed eventualmente Mckennie e Kulusevski hanno mercato in Premier League, Bundesliga e Ligue 1, la questione più spinosa da risolvere sarà quella legata ad Arthur per via del suo ingaggio da 6 milioni di euro e le precarie condizioni fisiche.
Una sfida tanto complessa quanto affascinante attende Cristiano Giuntoli: riportare il club bianconero in alto. Uomini forti, destini forti e la Juventus si sa “è tanto odiata, quanto desiderata”.