Tuttosport ha rilasciato un’intervista fatta all’avvocato Santoro, esperto giurista ed ex presidente della Corte federale d’Appello, sui possibili scenari del processo che la Juventus sta affrontando.
Le parole dell’avvocato Santoro
Santoro sconsiglia innanzitutto il patteggiamento, sia dal punto di vista sportivo che penale, poiché non ci sono i presupposti vista la fase ancora embrionale del processo. Inoltre le due giustizie hanno tempi diversi ed è inopportuno penalizzare in questo campionato perché la questione è sub-iudice.
Si attendono a breve le motivazioni del Collegio di Garanzia che daranno indicazioni alla Corte federale d’Appello per una nuova valutazione e l’avvocato ha affermato che questa volta sarà la Corte federale d’Appello che dovrà andare a fondo. “Quando il Collegio ti dice di motivare impone di andare a cercare le ragioni di quegli illeciti, ma quelle ragioni nella motivazioni della sentenza di revocazione non c’erano. Del resto, mi chiedo come si possa togliere 15 punti sulla base di intercettazioni. Penso che la Corte federale d’appello sia andata molto oltre le proprie possibilità: la giustizia deve usare logica e buon senso” queste le parole di Santoro.
«E’ un concetto da medioevo del diritto e della civiltà perché la pena non deve essere afflittiva ma rieducativa“, questa la riposta dell’avvocato all’affermazione che il giudice Tosello ha stabilito la sanzione sportiva sulla base di una natura afflittiva. “E’ veramente vergognoso per un giurista moderno il concetto di afflittività e se una vicenda come questa avesse coinvolto un club meno importante della Juve rischiava di portarlo al fallimento. Il club bianconero ha le spalle forti e riuscirà a superare il momento anche meglio di quando fu fatto retrocedere d’autorità in Serie B. E poi mi chiedo come le plusvalenze e la manovra stipendi siano ritenuti illeciti sull’attività sportiva», queste le critiche al giudice Tosello.
Per finire, l’avvocato Santoro ha espresso il suo favore nel rivolgersi al Tar del Lazio, per quanto riguarda gli ex-dirigenti della Juventus, il cui ricorso non è stato accettato dal Collegio di Garanzia, visto che ci sono molti elementi a favore per ottenere l’annullamento della pena.