La stagione della Juventus è stato un vortice di emozioni fino ad ora. L’inizio non convincente, gli stop di Chiesa e Pogba, l’eliminazione dalla Champions League, le dimissioni dell’intero CdA, la penalizzazione in classifica per la questione legata agli stipendi, la rinascita in campo.
Adesso la speranza è che vengano ridati i 15 punti tolti, guadagnare una delle prime quattro posizioni in Serie A, provare a vincere Coppa Italia ed Europa League, tutto sommato non sarebbe niente male, anzi.
Per raggiungere questi traguardi serve lavorare tanto e crederci, proprio come uno dei trascinatori di questa squadra, ossia Danilo, diventato tra l’altro, con le numerose assenze di Bonucci, il capitano di questa squadra.
Intervistato dal The Athletic, il difensore brasiliano ha toccato diversi temi della stagione juventina.
Le parole
Sulla stagione bianconera:
Credo che qualsiasi altra squadra non avrebbe potuto fare quello che stiamo facendo noi se, insieme a tutti gli infortuni, le fossero successe le stesse cose successe a noi
Sul modo di giocare della Juve:
Cerchiamo di segnare due o tre gol in ogni partita. Sarebbe meglio vincere con un margine maggiore e con più tranquillità. Ma se non riusciamo a trovare un altro gol e le cose non vanno come vorremmo, abbiamo questa capacità di non subire. Difendiamo come una famiglia e lasciamo tutto in campo.
Sul reparto difensivo:
Avere una difesa brasiliana in Italia è motivo di orgoglio perché qui c’è una scuola ben precisa, abbiamo imparato bene grazie a ragazzi come Bonucci, Chiellini e Barzagli.
Su chi vorrebbe come compagno alla Juve, invece, dice:
Mi piacerebbe avere Casemiro. Sarebbe a casa qui.
Su Allegri e il paragone con Sarri e Pirlo:
Sarri e Pirlo erano diversi ma pensavano al calcio allo stesso modo. Volevano passaggi corti e che tutti giocassero vicini e costruissero attraverso i terzi. Allegri vede il calcio in modo più diretto, con lanci lunghi, con aggressività, che è un altro modo di vincere. Ho imparato da tutti loro ma penso che Allegri sia la persona giusta per la Juventus in questo momento. È un incredibile “gestore”. Tra tutti quelli con cui ho lavorato è il miglior uomo-manager e questo non dovrebbe essere dato per scontato perché gestire i rapporti con gli esseri umani non è facile. Non so se altri allenatori sarebbero stati capaci di quello che sta facendo lui, motivando i giocatori in modo tale da rimanere concentrati sul campo. Non è stata una stagione facile e lui ha gestito la situazione nel modo giusto