In questi giorni la Juventus è al centro di moltissimi discorsi per quanto riguarda le vicende sportive e giudiziarie che riguardano appunto il club bianconero.
Tutti noi sappiamo infatti che l’ex club di Agnelli è stato penalizzato di 15 punti per quanto riguarda il caso delle plusvalenze e questo ha notevolmente cambiato i piani per Massimiliano Allegri e per la sua squadra che si trova ora ad inseguire in campionato anche se in poco tempo la squadra è riuscita quasi a risalire la classifica e sono ormai a ridosso della zona Champions.
In questi giorni si sta parlando inoltre di Carte che potrebbero favorire i bianconeri e che potrebbero ridare alla squadra i 15 punti sottratti con la sentenza sulle plusvalenze, e proprio a questo proposito ha parlato il presidente della FIGC Gabriele Gravina a margine del consiglio federale.
Gravina rompe il silenzio sulle carte covisoc: “In Italia c’è una diffusa cultura del sospetto”
Queste sono state le sue parole:
“Nel nostro Paese c’è una cultura del sospetto diffusa. E’ una strategia, un metodo di lavoro che fa parte del nostro Paese e mi stupisce che si segua questa cultura. Capisco le diverse strategie, ma è evidente il modo di lavorare all’interno della Figc che io ho dichiarato dal primo istante, tracciando perfettamente i contenuti di quelle due mail”.
“Non c’è niente di strano, ho chiesto alla Covisoc di fare accertamenti per forme di studio e la Covisoc rileva, tutto qui. E’ una modalità operativa di studio che si è trasformata in una forma di esaltazione, una modalità per trovare un grimaldello”, le parole di Gravina.”
Andrea Mariotti