La Juventus si prepara ad affrontare il Friburgo nella gara di Europa League che vale l’andata degli ottavi di finale. Per i bianconeri l’Europa resta l’ultimo baluardo per sperare, nella situazione attuale, di accedere alla Champions League la prossima stagione.
Ma alle preoccupazioni e le vicende di campo si aggiungono quelle extra campo. Dopo la penalizzazione inflitta dalla Corte Federale d’Appello e il ricordo del club entro i termini prestabiliti il Tar si è espresso dando ragione alla Juventus.
Pierluigi Matera, professore in Luiss e in Link ma soprattutto uno dei cinque autori del Codice della Giustizia dello Sport, ha detto la sua a riguardo nell’odierna edizione di Tutto Sport che lo ha intervistato.
Le motivazioni dell’annullamento dell’ex Procuratore Generale sul Caso Plusvalenze
Dalle parole di Matera emerge che una delle numerose falle che la società bianconera contesta è la riapertura del caso. Suggerisce l’ex vice Procuratore Generale del Coni che la Procura avrebbe dovuto archiviare il procedimento e aprirne uno nuovo, di conseguenza gli elementi sopraggiunti sarebbero stati utilizzabili. Tale procedimento è importante perché è la garanzia del diritto, mancanza di cui si lamentano i legali della Juventus.
Un’altra falla sarebbe nelle prove trovate e utilizzate per riaprire il caso: il “Libro Nero di FP” non costituirebbe una motivazione valida poiché il precedente proscioglimento non mancava di una prova poi ritrovata ma si basava sull’impossibilità di qualificare le plusvalenze.
Matera conclude che la Procura non poteva far altro che prosciogliere il caso. ll Collegio di Garanzia dello Sport, quindi, non confermerà la decisione e dovrà riformare senza rinvio alla Corte. Parole importanti che fanno riflettere sulla possibilità concreta che la Juventus abbia delle prove concrete per scagionarsi dalle accuse e annullare la penalizzazione.