In casa Juve è un periodo particolare, ormai da qualche mese. Le dimissioni di Agnelli e dell’intero CdA prima, e l’inchiesta sulle plusvalenze e gli stipendi poi, hanno destabilizzato, e non poco, l’intero ambiente bianconero.
Come se non bastasse, inoltre, sono arrivati anche i quindici punti di penalizzazione in classifica. La speranza è che la situazione possa risolversi nel migliore dei modi, ma la strada sembra essere lunga e tortuosa.
Nel frattempo, però, e in attesa dell’udienza preliminare del 27 marzo davanti al Gup Marco Picco sul rinvio a giudizio della società bianconera e dei 12 indagati, tra cui Agnelli, Paratici, Nedved e Arrivabene, la Juve deve guardarsi le spalle anche dalla Uefa.
Stando a quanto si legge su La Gazzetta dello Sport questa mattina, oltre alla giustizia italiana, che sia
sportiva o penale, anche la Uefa segue con attenzione le dinamiche bianconere.
Infatti, da tempo ha aperto una sua indagine sulla Juventus, attraverso la Prima Camera del CFCB,
l’organo di controllo finanziario di Nyon.
“Alla Uefa, però, non vogliono muoversi in totale autonomia, ma come annunciato nel comunicato
diramato l’1 dicembre, lavorare in sinergia con le autorità italiane“, scrive la rosea.
Quindi, è molto probabile che da Nyon osservino gli sviluppi del ricorso al Collegio di garanzia del Coni ma anche dell’udienza preliminare del 27 marzo prima di prendere eventuali provvedimenti verso il club bianconero.
This post was last modified on 9 Febbraio 2023 - 11:52