Negli ultimi mesi a tener banco in casa Juve sono le inchieste relative alle plusvalenze e alla questione stipendi.
Dopo i 15 punti di penalizzazione in classifica per il caso plusvalenze, c’è da attendere, per quanto riguarda il caos stipendi.
Nel frattempo, sono venuti alle luce nuovi scenari, non tanto sulla società bianconera, quanto al pm Ciro Santoriello che, a una platea di giuristi, nel 2019, spiegava il motivo per il quale aveva da poco scagionato il club bianconero da una possibile imputazione per falso in bilancio.
“Lo ammetto, sono tifosissimo del Napoli e odio la Juventus“, disse Santoriello.
Quelle parole, seppur scherzose, hanno infastidito, e non poco, il mondo Juve, visto che lo stesso pm, in servizio a Torino, oggi è uno dei tre pubblici ministeri del caso plusvalenze.
Rinvio a giudizio per i dodici ex dirigenti della Juve: non ci sarà il pm Santoriello
Il 27 marzo, davanti al gup Picco, dovrebbero esserci i pm Bendoni e Gianoglio a sostenere l’accusa contro il club bianconero.
Stando a quanto riporta La Gazzetta dello Sport, infatti, il pm Ciro Santoriello non ci sarà.
Nessun provvedimento per lui, ma si tratta solo di “ragioni di opportunità“, si legge. Le frasi pronunciate da Santoriello nel 2019 non inficiano, secondo la procura della Repubblica, la correttezza e la legittimità dell’istruttoria, ma si vuole evitare una situazione imbarazzante.
Inoltre, considerando la presenza dei pm Mario Bendoni e Marco Gianoglio, impegnati sull’indagine Prisma, si può procedere comunque con il processo.