Caso plusvalenze, l’ex presidente della Corte Federale tuona: “Intercettazioni inammissibili”

Il caos nato dal processo sportivo in cui è immischiata la Juventus è quasi senza precedenti. Il “quasi” viene naturale pensando a Calciopoli, con la Juve punita in sede sportiva, mentre i suoi dirigenti sono stati considerati estranei in sede penale. Però il danno era ormai fatto e il sentiero di questi iter giudiziario sembra veramente simile.

Caso plusvalenze, parla Santoro

In merito al caso ha parlato Sergio Santoro, ex Presidente della Corte Federale. Santoro ha detto la sua a Calciomercato.it:La revocazione secondo me non era ammissibile. La revocazione si fa se c’è un documento nuovo. Qui documenti nuovi non ce ne sono, ma semplicemente una richiesta di rinvio a giudizio, fatto quasi normale in qualsiasi processo”.

FOTO: Getty – Agnelli-Arrivabene-Nedved

Santoro ha poi continuato parlando delle plusvalenze: “Le plusvalenze, in tutti i processi per reati contabili, si controllano previa consulenza tecnica. Ora mi dovete dire dove sta la consulenza tecnica nel processo”.

In chiusura l’ex Presidente ha da ridire anche sulle immacolate intercettazioni: “Possono essere state prese in qualunque momento, sono state definite confessioni. Così è un abominio, vanno verificate puntualmente. Va verificato come e quando e con quali prove a valle. Le intercettazioni sono spunti investigativi, se si trasformano a prove torniamo al Medioevo a livello di giustizia“.

Enrico Coggiola

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