Caso plusvalenze, nuovo pericolo per la Juve: c’entra la UEFA

CASO PLUSVALENZE – Nella giornata di ieri sono arrivate le motivazioni del dispositivo della Corte Federale d’Appello, che ha imposto 15 punti di penalizzazione in campionato. Decisione che il club bianconero vuole contestare in tutte le sedi, ufficializzando difatti il ricorso nel comunicato apparso ieri sul sito ufficiale.

Tuttavia, il caso plusvalenze non è l’unico guaio per la Vecchia Signora: resta, infatti, ancora aperta la questione stipendi e, sullo sfondo, ci sono i possibili provvedimenti che la UEFA potrà adottare nei prossimi mesi a seguire.

Rischio esclusione dalle coppe europee per la Juventus: il motivo

A fare il punto della situazione è l’edizione odierna del Corriere dello Sport, che scrive:

“Il calendario ha già diverse scadenze ben evidenti. La Procura Federale è al lavoro su un altro filone di inchiesta: sotto la lente ci sono le due manovre stipendi effettuate dal club bianconero in epoca Covid e ‘le partnership opache nei rapporti debito-creditori con altri club’.

Chiné ha appena chiesto una proroga di 40 giorni per le indagini, la cui conclusione è fissata per il 10 marzo. Data dalla quale, al netto di una eventuale archiviazione, gli incolpati avranno 15 giorni di tempo per presentare memorie difensive. La Procura federale avrà poi venti giorni massimo di tempo per deferire al Tribunale federale, che entro un mese dovrà stabilire la data del processo. I tempi si allungano: ad aprile per gli eventuali deferimenti, a maggio per il processo. Con conseguente giudizio che arriverebbe durante il rush finale del campionato.

(Photo by Marco BERTORELLO / AFP) (Photo by MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

Dalla giustizia sportiva a quella ordinaria: altra data clou è quella del 27 marzo. È fissata per quel giorno l’udienza preliminare dell’inchiesta Prisma della Procura di Torino in cui il giudice Marco Picco deciderà se i 13 indagati (12 ex dirigenti della Juve, più la società stessa) andranno a processo (rinvio a giudizio) o meno (non luogo a procedere).

L’ultimo è il capitolo delle ricadute a livello continentale. La Uefa attende che la giustizia italiana completi il suo corso; solo allora Nyon si muoverà e deciderà eventuali provvedimenti. La sentenza sulle plusvalenze, se confermata, potrebbe portare all’esclusione della Juve dalle coppe europee per «antisportività». La vicenda stipendi, invece, potrebbe costituire una violazione del Fair Play Finanziario e su questo argomento la Uefa ha già aperto un’inchiesta il 1° dicembre scorso. Sullo sfondo la questione SuperLega”.

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