Quest’oggi sono state pubblicate le motivazioni della sentenza dalla Corte d’Appello della FIGC legata alla penalizzazione di 15 punti in classifica della Juventus in merito al processo relativo alla plusvalenze fittizie.
In sintesi, il club bianconero è stato penalizzato dalla Giustizia Sportiva perchè: “I nuovi atti provano l’intenzionalità della Juventus. Intercettazioni inequivoche ed evidenze relative a interventi di nascondimento di documentazione o addirittura manipolatori delle fatture. La Juventus ha commesso un illecito grave, ripetuto e prolungato vista la documentazione proveniente dai dirigenti con valenza confessoria e dai relativi manoscritti, le intercettazioni inequivoche e le ulteriori evidenze relative a interventi di nascondimento di documentazione o addirittura manipolatori delle fatture”.
Ogni tifoso bianconero si starà chiedendo: ma ora cosa succede? Subito dopo l’ufficialità della penalizzazione in classifica la Juventus aveva preannunciato “la proposizione di ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport nei termini del Codice di Giustizia Sportiva“.
Cos’è, però, il Collegio di Garanzia dello Sport, e soprattutto, come funziona? Da oggi – 30 gennaio 2023 – la Juventus ha circa un mese di tempo per presentare il suo ricorso.
A quel punto il Collegio si esprimerà sul ricorso dei bianconeri, secondo le proprie prerogative, differentemente da quanto fatto dalla Corte Federale.
Il Collegio infatti non potrà riformulare l’entità della sentenza (ad esempio aumentare o diminuire i punti di penalizzazione o i mesi di inibizione), ma solamente confermarla o annullarla.
C’è soltanto un motivo per cui la sentenza potrà essere annullata, ovvero qualora venissero riscontrati dei vizi di forma nell’operato della Giustizia Sportiva nei confronti del club.
Quello del Collegio di Garanzia dello Sport costituisce l’ultimo grado di giudizio per quanto riguarda la Giustizia Sportiva.
Questo significa che se la Juventus non dovesse ritenersi soddisfatta dell’ultimo verdetto da parte del Collegio di Garanzia potrà ricorrere solamente al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio, ed eventualmente al Consiglio di Stato.
This post was last modified on 31 Gennaio 2023 - 09:32