Intervenuto nella questione plusvalenze con un commento sul suo profilo Twitter, Fabio Ravezzani – giornalista e conduttore televisivo – ha detto la sua sulla penalizzazione inflitta alla Juventus.
Commento che affonda le sue radici in un lontano episodio (simile a quello dei bianconeri), che vedeva coinvolte Cesena e Chievo, entrambe penalizzate ma non alla stessa maniera.
Penalizzazione Juventus, il commento di Ravezzani sulla questione plusvalenze
“Molto interessante il precedente Cesena-Chievo rispetto alla sentenza Juve. Stesso tema: plusvalenze, stesso tribunale sportivo. 15 punti di penalizzazione al Cesena, solo 3 al Chievo. La storia: scambi di calciatori sconosciuti. La diversità: molti neppure tesserati. Addirittura non si erano neppure trasferiti dalle loro città. I dirigenti del Cesena patteggiano, ammettendo la colpa. Il Chievo contesta di non essere stato informato in tempo del processo e quindi il giudizio viene rinviato. Tutti si aspettano -15, invece a sorpresa -3. La Corte Federale motiva che mentre i dirigenti romagnoli avevano ammesso l’artificio contabile, il Chievo nega e sebbene sia evidente, non c’è modo di stabilire il valore dei calciatori, né che si sia iscritto al campionato grazie a questo. Manca anche inchiesta penale. Ne consegue che a 5 anni di distanza e in mancanza di una sentenza, la Corte Federale abbia ritenuto sufficienti le accuse dei pm per emettere una condanna identica al Cesena reo confesso, cioè di aver sistematicamente taroccato i bilanci. Di qui la stessa sanzione: 15 punti. Francamente a me, paragonare le plusvalenze del Cesena (calciatori sconosciuti che non sono nemmeno stati tesserati dal Chievo e non sono mai andati a Verona) con quelle, pur discutibili, della Juve pare leggermente esagerato. Eppure per entrambe 15 punti di penalizzazione“.