L’inchiesta Prisma aperta per indagare sul caso plusvalenze della Juventus ha scatenato un vero e proprio terremoto nel mondo del calcio, italiano e non.
La notizia infatti, dopo due settimane dalle inaspettate dimissioni di tutto il CdA bianconero, continua a tenere banco, e sono diverse le ipotesi che orbitano intorno al club.
Intanto, come riporta la redazione di Tuttosport, il Gip di Torino Ludovico Morello ha formulato una tesi che difende la società, collocando la manovra stipendi in un periodo storico particolare, e cioè quello legato allo scoppio della pandemia da Covid.
Come si legge sul quotidiano, il Gip Morello fa presente che le plusvalenze sono una manovra piuttosto diffusa e che il club indagato, quindi la Juventus, è accorto e a conoscenza di quali potrebbero essere le coseguenze di inchieste simili: “Sono soggetti completamente incensurati e perfettamente inseriti nel tessuto economico e sociale. La società nei cui confronti sono mosse le contestazioni è una delle più importanti in ambito calcistico nazionale e internazionale, quotata in Borsa, quindi ragionevolmente molto attenta e sensibile alle conseguenze di eventuali indagini a suo carico“.
Poi il riferimento alla pandemia: “Il pericolo di reiterazione del reato sembra sempre meno attuale e concreto se si considera che le condotte in esame sono state poste in essere in buona parte nel grave e completamente imprevedibile contesto pandemico collegato all’emergenza sanitaria Covid-19. Le “manovre stipendi” del 2020 e del 2021 è bene evidente come siano in stretto rapporto con i fatti collegati alla pandemia“.
Gabriella Ricci
This post was last modified on 12 Dicembre 2022 - 10:59