In casa Juve se da un lato il pensiero va al campo e alla preparazione per il rientro dopo il mondiale in Qatar, dall’altro c’è fermento per quanto riguarda l’inchiesta sulle plusvalenze.
Come riporta Tuttosport i tempi della giustizia sportiva, sono più snelli di quella ordinaria, dunque, “eventuali ripercussioni della vicenda sono destinate ad abbattersi sul campionato corrente“, scrive il quotidiano di Torino.
Bisogna capire, in primis, se le eventuali sanzioni previste dal comma 3 dell’articolo 31 del Codice di Giustizia Sportiva possano effettivamente incidere sulla graduatoria della Serie A.
Il numero dei punti eventualmente da sottrarre, inoltre, non è specificato dai codici “né esiste una tabella che correli la gravità delle violazioni alla severità della sanzione“, scrive sempre il giornale torinese.
C’è un ma. Infatti, il secondo grado di giudizio dovrebbe cascare proprio a ridosso della chiusura della Serie A, anticipato da un primo grado che in ambito sportivo è già esecutivo. Ciò vuol dire che eventuali punti di penalizzazione sarebbero applicati con effetto immediato.
A meno che la sentenza definitiva arrivi proprio sul gong del campionato: la sanzione sportiva, in quel caso, potrebbe essere applicata sulla stagione corrente e non sulla successiva, ma solo a patto che svolga una funzione afflittiva e, dunque, penalizzi effettivamente la Juventus. Questo porterebbe alla perdita dell’ipotetico titolo in caso di primo posto, per esempio.