Oltre al Presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini, alla presentazione del Codice di Giustizia sportiva FIGC era presente anche il Ministro dello Sport Andrea Abodi.
Abodi, al termine dell’evento, ha rilasciato delle dichiarazioni sulla situazione Juventus, ai microfoni dei cronisti presenti tra cui TMW.
Di seguito le sue parole:
Sul timore di una nuova Calciopoli:
“Esprimere un giudizio adesso sarebbe intempestivo. Mi porrei in una condizione che non è quella del Ministro dello Sport e dei Giovani. Ci sono magistratura ordinaria e magistratura sportiva, devo sentirmi tutelato nella mia funzione e deve sentirsi tutelata l’opinione pubblica. Prendiamo il caso D’Onofrio: riguarda una categoria che io ho sempre rispettato e difeso che è quella degli arbitri. Sono sorpreso che di fronte a fatti come questo nessuno abbia sentito il bisogno di dire sono a disposizione. Da il senso della responsabilizzazione che va oltre l’aver commesso il fatto, ma riguarda l’aver compreso il fatto”. Ha dichiarato il Ministro.
Il suo pensiero sulla Juventus:
“Io intanto mi pongo un problema… Da un lato parliamo di fatti accaduti in un periodo straordinario che ha posto alcuni di fronte alla preoccupazione sul come regolare i rapporti di lavoro cercando di contenere l’impatto sul momento dal punto di vista finanziario. Io cerco innanzitutto di essere cauto perché i fatti vanno analizzati, non banalizzati. Dopodiché certi accadimenti non avvengono in modo solitario e le valutazioni faranno comprendere la natura del fenomeno, ma anche eventuali responsabilità con i due livelli della Giustizia che saranno chiamati a svolgere il loro corso. Il sistema sportivo non ha bisogno solo di tempo, ma anche di tempestività. Lo sappiamo e stiamo affrontando questo problema così come quello delle rateizzazioni perché nel caso delle imprese sportivo c’è la possibilità di sanzioni che non riguardano altre imprese”. Ha espresso Abodi.
Tatiana Digirolamo
This post was last modified on 6 Dicembre 2022 - 09:05