Continua a far discutere l’inchiesta su plusvalenze e presunto falso bilancio per la Juventus.
Secondo quanto riportato da Repubblica qualche settimana fa alcuni atti ricostruiscono come gli stipendi a cui rinunciavano i giocatori bianconeri durante il Covid sarebbero stati pagati fuori bilancio. Ci sarebbero 34 milioni di euro in stipendi ancora da restituire ai calciatori, ma di questi soldi non ci sarebbe traccia nei bilanci bianconeri, neanche nell’ultimo.
Gli accordi con i calciatori sarebbero stati fatti firmare in bianco, la data veniva messa dalla Juventus per le esigenze di bilancio.
Recentemente è spuntata anche una mail dell’avvocato Gabasio, il quale indicava di firmare senza data. Un errore, però, sarebbe stato fatto proprio da uno dei giocatori, Juan Cuadrado.
Il colombiano, sbadatamente avrebbe apposto la data del 29 aprile nel foglio della sua integrazione degli stipendi arretrati. In Lega, risulta però depositato quello del 19 luglio.
I giocatori, nelle interrogazioni, avrebbero quasi tutti avuto difficoltà a ricordare, precisamente, tutti i dettagli di quel periodo.
Inchiesta Juve, spunta la richiesta del club
In queste ore, però, sempre secondo quanto riferito da Repubblica, gli avvocati della Juve avrebbero chiesto di spostare la sede del processo per l’inchiesta su plusvalenze e presunto falso in bilancio, precisamente a Milano.
Gli avocati del club bianconero vorrebbero risolvere il tutto direttamente nella città dove è presente la sede della Borsa Valori.
La Procura di Torino, invece, ha fatto sapere di ritenersi sufficientemente competente per giudicare in materia. L’inizio del procedimento non dovrebbe avvenire prima della primavera del 2023.
Tatiana Digirolamo