Il fratello maggiore di Nicolò Fagioli è intervenuto ai microfoni di Tuttosport per parlare del centrocampista classe 2001 che si sta mettendo in mostra con la Juventus:
SVOLTA A LECCE – «Veniva impiegato pochissimo, nonostante la possibilità di inserirlo almeno all’apparenza ci fossero. Il merito di Nicolò è stato quello di non smettere di crederci, è stato bravissimo ad aspettare il suo momento. Prima di quella partita le sue telefonate erano tristi: non giocava e non riusciva a darsi una spiegazione».
DEL PIERO – «Ricevere i suoi complimenti è stata un’emozione fortissima. Anche la telefonata del suo grande amico Alvaro Morata è stata bellissima».
INTENZIONI – «La sua intenzione è sempre stata quella di restare a Torino, anche rischiando di trovare poco spazio. Negli ultimi giorni dello scorso mercato estivo si erano fatte sotto Cremonese e Sampdoria, ma alla fine è rimasto. Una scelta condivisa con l’allenatore e i dirigenti».
RAPPORTO CON ALLEGRI – «Molto professionale. In queste settimane gli ha ripetuto tante volte che doveva rimanere tranquillo. Gli è stato vicino, promettendogli che il momento giusto sarebbe arrivato: così è stato. In passato Nicolò si è aggrappato anche alla presenza di Ronaldo: avevano un legame splendido, CR7 gli ha sempre confessato che vedesse in lui un grande talento».
RETROSCENA – «Nicolò è un mammone, la distanza non gli è mai piaciuta. Quando era nelle giovanili della Cremonese ha detto no al Manchester United: non si sentiva pronto per lasciare l’Italia. E per la Juve ha preferito declinare l’interesse dell’Inter (con cui fece un provino), del Milan e dell’Atalanta. La sua fede bianconera ha prevalso su tutto».
This post was last modified on 18 Novembre 2022 - 22:31