Ora non è più solo una suggestione: la Juventus pensa al ritorno di Antonio Conte in panchina per la prossima stagione.
Questo è quanto riporta la Gazzetta dello Sport, che spiega come i rapporti con il presidente Agnelli sono stati ricuciti, dopo la famosa lite allo Stadium in occasione di un Juve-Inter.
Il tecnico barese, inoltre, sta aspettando per apporre la firma sul prolungamento di contratto con il Tottenham proprio perché aspetta di capire se dalla Juventus arriverà una chiamata.
Secondo la Rosea, uno dei motivi per cui non ha ancora prolungato, nonostante le insistenze dell’altro ex Paratici, è la Juve. Se i bianconeri chiamassero lui difficilmente direbbe di no.
A dire il vero, Nedved e Paratici volevano già richiamarlo nel 2019, prima di ingaggiare Sarri, ma Agnelli disse no perché non aveva ancora perdonato Conte per averlo mollato su due piedi nel 2014, a ritiro appena iniziato. Poi ci fu la lite allo Stadium che peggiorò le cose. Ma ora è tutto diverso, perché qualche mese fa Agnelli e Conte hanno appianato tutte le divergenze passate.
E Allegri? Nella Juve iniziano a pensare che non sia lui l’uomo giusto per ricostruire, perché per vincere ha bisogno di campioni.
Conte invece ha dimostrato anche in altri club di essere bravo a tirare fuori il meglio dagli uomini che ha e di saper valorizzare i giovani, come sta facendo con Kulusevski al Tottenham (deludente a Torino).
Inoltre, Conte è uno che ha il Dna della Juve impresso nel sangue. E utilizza un modulo che si adatta benissimo alla rosa della Juventus, il 3-5-2. Proprio il modulo su cui, ultimamente, ha ripiegato Allegri.
Per ora è già qualcosa più di una suggestione, poi a giugno chissà. Molto dipenderà da come reagirà la Juve all’eliminazione dalla Champions League.
This post was last modified on 28 Ottobre 2022 - 14:19