Juve, arrivano nuove richieste del procuratore federale per l’Inchiesta Prisma

Come se non bastassero i già numerosissimi problemi di campo, negli ultimi giorni ai piani alti della Juventus c’è da pensare anche ad altre faccende extra-campo.

Il riferimento va ovviamente all’Inchiesta Prisma, che in questi giorni sta tenendo banco e allarma tifosi e addetti ai lavori vicini al mondo bianconero. Prima il ritrovamento della famosa “carta” di Cristiano Ronaldo – quella che, secondo alcuni, “non doveva essere trovata” – poi ora spunta una nuova richiesta del procuratore federale Giuseppe Chinè.

Chinè richiede alcune intercettazioni telefoniche

Stando a quanto riferisce l’ANSA, infatti, il procuratore federale avrebbe chiesto alla procura di Torino di conoscere nuovi atti che, finora, non gli sono mai arrivati.

Agnelli Nedved Inchiesta Prisma
FOTO: Getty – Agnelli Nedved Inchiesta Prisma

Si tratta, ad esempio, di alcune intercettazioni di conversazioni telefoniche, che come conseguenza hanno avuto gli avvisi di garanzia ad Andrea Agnelli e Pavel Nedved.

Questo è ciò che viene affermato dalla FIGC:

“Solo in presenza di atti nuovi e ritenuti decisivi per la revisione della decisione definitiva pronunciata dalla Corte di appello federale a sezioni Unite il procuratore federale potrebbe decidere di impugnare per revocazione, con il riferimento che va alla sentenza sportiva.

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