La Juventus sarà impegnata domani sera a Lisbona nella quinta giornata dei gironi di Champions League. L’avversario sarà il temibile Benfica, corsaro nella trasferta di Torino e uscito indenne dal doppio confronto con le stelle del PSG.
La sconfitta contro il Maccabi Haifa ha complicato, forse irrimediabilmente, i piani di qualificazione della squadra di Massimiliano Allegri. Alla Juventus serve un mezzo miracolo per superare i gironi, ma le idee dei lusitani sono ben diverse.
Le parole dell’allenatore del Benfica alla vigilia
In vista della sfida decisiva, ha parlato il tecnico del Benfica, Roger Schmidt: ”La situazione del girone è chiara: domani a noi manca un punto, mentre a loro servono due vittorie. Lo sanno tutti, ma noi siamo concentrati solo sulla partita. Giochiamo per vincere e dobbiamo sfruttare il vantaggio di giocare in casa. Abbiamo un piccolo vantaggio, ma tutti possono qualificarsi e la Juve è la Juve, un grande club con tanti grandi giocatori che vogliono andare avanti. Ci aspettiamo la miglior Juve possibile e siamo pronti a giocare come sappiamo.”
L’allenatore, dunque, teme i bianconeri, considerando ormai alle spalle il loro momento buio: “Per me non è giusto dire che loro hanno dei problemi o che ne hanno avuti in passato. Il mio pensiero iniziale dopo il sorteggio era che hanno una squadra e un allenatore esperto. Dobbiamo essere pronti, il nostro è un raggruppamento difficile e non dobbiamo sottovalutare l’avversari.”
Schmidt ha poi commentato gli infortunati di lusso in casa Juve: “Se hai tanti assenti non è una bella cosa per la tua squadra, anche quando capita a noi diventa tutto più difficile. La Juventus però troverà delle soluzioni, perché è una grande squadra con un allenatore esperto. Giocheranno con una formazione iniziale molto forte.”
Infine, il tecnico si è concesso una battuta su David Neres, pericolo numero uno per la difesa juventina: ”È un giocatore chiave per noi. Quando entra crea occasioni, può farci vincere, ha velocità e qualità palla al piede. È molto importante, vedremo domani cosa accadrà.”
FEDERICO LUIGI DI MINGO