Gonzalo Higuain, ex Juve tra le tante, sta vivendo una seconda giovinezza a Miami, in forza all’Inter Miami.
Tanti gol e tante buone giocate, seppur l’età ormai non sia più giovanissima.
Intervistato da Tyc Sports, il bomber argentino ha affrontato diversi temi e alcuni molto delicati e importanti.
Le parole
“Sto andando verso la fine della mia carriera, ne sono consapevole. Mi sto preparando mentalmente, e non solo, per il post ritiro: credo che non resterò nel mondo del calcio, che mi ha fatto vivere 15 anni in maniera innaturale: oggi ho altri interessi”.
“L’Argentina? Non torno da due anni nel mio paese e il futuro non sarà lì, resterò a vivere negli Usa. E’ triste, lo so, ma sento spesso i miei amici e mi raccontano che ogni giorno è sempre peggio, tra inflazione e mancanza di sicurezza: per me sarebbe impossibile. Io sono un privilegiato, me ne rendo conto, ma al primo posto oggi per me viene la serenità”.
“Il mio rendimento? Sono in un ottimo momento di forma con l’Inter Miami, mi sento leggero come quando giocavo al parco da bambino: quando si sta bene mentalmente, si può tornare a fare ogni cosa, anche tanti gol. Ma mi sto dirigendo verso la fine della mia carriera: un mio compagno mi diceva sempre che sei tu a doverti ritirare dal calcio e non il calcio a ritirare te. Bisogna smettere quando si è ancora in forma”.
“Le critiche? Le critiche efferate e il bullismo mi hanno cambiato: ritrovarsi prima osannato e poi quasi insultato per aver sbagliato qualche gol, creano scompensi a livello psicologico. Se vivi un momento negativo in campo, becchi gli insulti per strada e, se ti azzardi a reagire, le ripercussioni sono doppie. In paesi come Italia e Argentina il calcio viene vissuto senza il minimo equilibrio: la gente pensa che la vita di un calciatore sia facile, in realtà è interamente condizionata dal risultato. E questo non è giusto: vivo da 15 anni questa condizione innaturale e col passaggio in Mls ho detto basta a tutto ciò”.