Potremmo stare ore e ore a parlare di tattica, schemi, sostituzioni, moduli, infortuni e chi più ne ha più ne metta.
Parlarne, però, in maniera banale, forse, dato che non tutti siamo allenatori o medici, quindi, meglio parlare di cosa succede alla Juventus, o meglio, provare a farlo.
La maggior parte dei tifosi, e non solo, si aspettava tutt’altra musica a questo punto della stagione, soprattutto dopo il grande lavoro fatto dalla dirigenza in estate, con acquisti mirati e voluti per tornare a vincere.
Sembra tutto svanito, però, dopo solo un mese dall’inizio ufficiale di campionato e Champions League.
Sconfitte pesanti e inaspettate, l’ultima ieri, ai danni del Monza che, per onor di cronaca, non aveva ancora vinto quest’anno.
Potrebbe essere anche controproducente attaccare il mister, la società o i giocatori, ma serve subito un cambio di rotta, qualunque esso sia, ma serve, prima che sia troppo tardi, prima che si mandi tutto allo sfacelo.
Il problema bisogna risolverlo alla base, al principio. Niente alibi, niente scusanti, a prescindere dai Pogba o dai Chiesa indisponibili, a prescindere dai possibili errori arbitrali, a prescindere dai Di Maria che perdono la testa e lasciano la squadra in dieci. Certo, quest’ultimo caso potrebbe essere la conseguenza di un “momento no” in generale.
La sensazione è che non venga messa la giusta grinta e non ci sia una mentalità vincente, proprio quella che si doveva raggiungere con i nuovi innesti. Lungi da noi giudicare chiunque, ci mancherebbe, ma quello che si percepisce e che nella Juve manchi la voglia di tornare a dominare.
This post was last modified on 20 Settembre 2022 - 09:46