Che fine ha fatto la Juventus? Che fine ha fatto la squadra che ribaltava il Santiago Bernabeu facendo saltare i tifosi dal divano? Quella stessa squadra che arrivava in fondo giocandosela fino alla fine, ma sul serio.
Ora di quel motto resta soltanto un flebile ricordo. Perché questa non è la Juventus. Questo è un gruppo di giocatori guidato da un allenatore che è tornato a Torino con la presunzione di poter fare risultato senza un minimo di organizzazione tecnica e tattica.
Ora però è finito il momento delle scuse, dei sorrisetti, delle false promesse. Quella data in mano al tecnico livornese è una squadra costruita per vincere e che non può permettersi il lusso di dover recriminare per non aver battuto in casa la Salernitana a causa di un episodio.
Perché la Juventus – quella vera – al 95’ avrebbe già archiviato la pratica e pensato alla partita successiva. La scusa degli infortuni non può più reggere: la rosa è abbastanza ampia per sopperire a determinate assenze. Dopo la sconfitta contro il Benfica è arrivato il momento per Allegri di prendersi le proprie colpe e di tentare qualcosa di diverso dal provare a vincere tutte le partite per 1 a 0.
Perché se errare è umano, perseverare è diabolico. E la recidività con cui la Vecchia Signora scende in campo è preoccupante. La Juve parte bene, segna e poi amministra. E lo fa male. Perché le lacune difensive sono evidenti soprattutto in campo europeo, in cui questa squadra è indietro anni luce rispetto a diversi club, anche meno blasonati.
Lo è per gioco, per mentalità, per freschezza fisica, per attenzione all’interno della gara. L’ambiente è visibilmente spento, i calciatori in campo non hanno la minima idea di cosa fare una volta ricevuto il pallone tra i piedi. Mancano schemi, trame di gioco, persino precisione nei passaggi.
Errori banali che lasciano diversi dubbi sul come risolverli. E il primo a doverci mettere la faccia è proprio l’allenatore: il primo a dover fare un sentito e sincero Mea Culpa per un inizio di stagione dai tratti horror.
E se non vi è una soluzione è giusto e corretto farsi da parte, perché se è vero che Allegri ha dato tanto alla Juventus è anche la Juventus ad aver dato tanto ad Allegri e vederla in queste condizioni dovrebbe far riflettere lui stesso in primis.
È quindi giunto il tempo di sedersi a un tavolo e fare le dovute riflessioni, di lasciare da parte la supponenza e di far posto all’umiltà di chi dovrebbe sapere che un contratto da 9 milioni l’anno non può forzatamente essere garanzia di intoccabilità.
This post was last modified on 15 Settembre 2022 - 08:28