Ci sarà indubbiamente un prima e un dopo la partita Juventus-Salernitana. L’episodio di ieri, infatti, apre senza dubbio un precedente, grave, che ha dell’incredibile, o paradossale che dir si voglia. Infatti, stando alle parole di Fabio Caressa ieri al Club, programma in onda su Sky, non è ammissibile che, disponendo di una quantità vastissima di telecamere, dunque di angolazioni, non si sia riuscito a catturare la posizione di Antonio Candreva al momento del colpo di testa di Arkadiusz Milik.
Divertente, seguendo sempre il filo dell’assurdo, come tutto si sia poi “risolto” guardando le immagini dal telefono del giornalista di Sky. L’angolatura che incrimina il Var, sempre secondo Caressa, faceva parte di quello che in termini tecnici viene chiamato “Scarico“: l’insieme di tutte le immagini colte dal Var durante la partita.
Allegri l’aveva fatta franca un’altra volta: sotto 0-2, era riuscito comunque a farla rimontare dai suoi e se non fosse stato annullato il gol di Milik ieri sera, probabilmente staremo parlando dell’ennesima vittoria da “vince ma non convince” come spesso è capitato nel corso del campionato alla Juventus.
Fatto sta che si è raggiunto un punto di non ritorno: anche a Lecce, poi, sono accaduti degli eventi molto spiacevoli, in termini di scelte Var, per i padroni di casa, che si sono visti annullare due rigori oggettivamente netti. Il mani di Pessina è più che palese (anche a occhio nudo) e il Var, con i suoi tecnici ed esperti, dalla sala non ha assegnato il rigore.
Il fatto è che per quanto oggettivi possano essere i due errori di Lecce, così come altri episodi di errore Var, sbagliano l’evidenza. Sempre seguendo il nostro caro filo dell’assurdo, infatti, un fallo di mano può essere mal interpretato. Quello accaduto ieri allo Stadium, invece, è un dato di fatto: una linea tracciata male, una non considerazione del calciatore sottostante al gruppo di calciatori preso in esame nel giudicare, al 94′, un episodio cruciale per quanto decisivo.
Anche in questo caso ci si potrebbe appellare al fatto che “prima si è detto che il Var non disponeva dell’immagine con Candreva“, e anche qui ci si sbaglia clamorosamente. Bonucci al momento del colpo di testa di Milik si trova in fuorigioco passivo, ovvero, “non contribuisce attivamente” al gol del polacco lisciando prima il pallone, e poi non ostruendo nemmeno la visuale del portiere. Quindi: sì Var, questa volta l’hai combinata veramente grossa.
Edoardo Crico