Massimiliano Allegri, alla vigilia di Juventus-Salernitana, ha presentato la gara in conferenza stampa.
L’obiettivo della squadra bianconera è quello di ritornare alla vittoria, dopo il pareggio nella trasferta a Firenze.
LE DICHIARAZIONI
Che insidie nasconde la gara di domani?
“Le insidie di una partita che viene dopo un post Champions. È una delle migliori squadre fra quelle che giocano per la salvezza. Nicola l’anno scorso ha fatto un lavoro straordinario e anche quest’anno sul mercato hanno lavorato bene. Dobbiamo fare una partita tosta perché ci servono i tre punti”.
Paredes ha bisogno di riposare?
“Domani gioca perché poi Locatelli ha un piccolo affaticamento e non sarà a disposizione. Abbiamo ancora fuori Di Maria che mercoledì dovrebbe essere a disposizione. Chiesa si sta allenando in campo ma non con la squadra. Szczesny anche è ancora fuori”.
Danilo e Bremer possono rifiatare?
“La formazione non l’ho ancora decisa, domattina deciderò. La partita più importante è quella di domani, quella di mercoledì si prepara da sola vista l’importanza della gara. Quella di martedì col PSG è più facile da giocare perché ci sono più spazi”.
A che punto è la Juve?
“So che c’è grande voglia di lavorare, di tornare a vincere anche se non è facile. Ci mancano dei giocatori dall’inizio, giocatori importanti perché anche come numero saremmo di più. In questo momento nelle difficoltà numeriche bisogna arrivare a novembre nella miglior condizione di classifica possibile”.
Elkann ha detto che è convinto che la Juve possa vincere lo scudetto. Condivide questa idea?
“Anche io sono ottimista. Se togliamo l’equivalente di Pogba, Di Maria e Chiesa alle altre squadre? Noi dobbiamo essere contenti di quello che stiamo facendo sapendo che le prospettive sono rosee”.
Kean può partire a destra?
“A Parigi è entrano bene, a Firenze meno. Normale che a sinistra faccia meglio”.
Sulla coppia Milik-Vlahovic:
“Hanno dimostrato di poter giocare assieme. Domani non so se lo faranno, Milik era tanto che non giocava e abbiamo molte partite. I cambi diventano importanti perché i cinque che entrano determinano le partite. Quelli che sono in panchina devono sentirsi ancora più titolari perché son quelli che determinano le partite”.
Sabatini ha detto che le rompono troppo le scatole. Ha la stessa sensazione?
“Ci sono le critiche. Alleno la Juventus, so che bisogna tornare a vincere e che lavoriamo con passione. Siamo all’inizio, anch’io vorrei vedere tutti i passaggi giusti, tante occasioni. Lavoriamo con serietà cercando di portare la Juventus dove le compete”.
Su quale aspetto sta battendo per far sì che la Juve torni a essere antipatica?
“Sul fatto che martedì usciti da Parigi non doveva esserci gioia. Consapevolezza di aver fatto delle cose, ma essere arrabbiati perché quelle partite possono ingannarti”.
Siete sulla strada buona?
“Ne abbiamo parlato con i ragazzi. Capitano delle partite quando andiamo in vantaggio di fermarci come se fosse finita lì la partita. Dobbiamo capire che la partita è lunga”.
Tempi di recupero di Chiesa?
“Spero di averlo prima della sosta del Mondiale. Al 100% sarà a gennaio, ormai manca un mese, sta lavorando in campo da solo. Speriamo di averlo al più presto con la squadra con un lavoro che comunque sarà parziale”.
Termina qui la conferenza stampa del tecnico bianconero.