Cosa manca alla Juve? La risposta arriva da tre ex campioni

Paris Saint-Germain-Juventus ha lasciato nell’ambiente una sensazione strana. Quasi come se l’impresa di andare oltre le colonne d’Ercole imposte dalla stampa non fosse così impossibile. Anche se l’inizio non è stato dei migliori, con Mbappé che ha deciso di mettersi di nuovo il mantello e fare il supereroe, la Juventus non ha ceduto e anzi ha rischiato il colpaccio.

Una sconfitta che sembrava già scritta, un pareggio mancato per la società che fa della vittoria un’ossessione. Tuttosport ha dato spazio a tre ex calciatori che nella Vecchia Signora ci hanno militato per anni, riuscendo a costruire il suo importante nome in Italia e in Europa. Si tratta di Franco Causio, Angelo Di Livio e Sergio Brio, tutti e tre vittoriosi almeno una volta in Europa con la casacca bianconera.

Intervistati riguardo la partita e il momento generale della Juventus, hanno detto la loro. Si parte da Causio, che ha parlato così della gara: “Quando prendi due gol da un fenomeno non puoi farci nulla. La Juventus ha reagito dopo mezz’ora e ha creato occasioni che però non ha concretizzato, anche per Donnarumma. Io sto sempre con Allegri, ma avrei lasciato Milik e Cuadrado per rimontare: la loro difesa non era impeccabile e con i cross di Cuadrado e la coppia Milik-Vlahović si poteva fare qualcosina in più. Lati positivi nella sconfitta? A Torino si è abituati bene, a vincere, ma quando incontri squadre con giocatori top, questi fanno la differenza. Bisogna ripartire dalla reazione e ricordiamoci anche gli infortuni pesanti che condizionavano la Juve. Questa squadra andrà valutata al completo”.

Juventus PSG Allegri

Prosegue Di Livio: “La Juve mi è piaciuta per l’atteggiamento e il modulo. Spero che Allegri insista sulla coppia Milik-Vlahović perché li ho visti bene insieme. Questa squadra deve ripartire dall’atteggiamento messo in campo, da vera Juve, con voglia di lottare insieme su ogni pallone e di giocare. In campionato ha spesso segnato e poi smesso. Lati positivi? Bisogna tenere conto dell’avversario, i tre davanti fanno paura. Sul 2-0 ho temuto l’imbarcata, ma è arrivata una grande reazione”.

Conclude Brio: “Se guardiamo l’aspetto tecnico il PSG ha campioni di prim’ordine e la Juve non è a quel livello. Questo si è notato nel primo tempo: i parigini hanno imposto il loro gioco, senza alzare troppo il ritmo. Poi nel secondo tempo la Juve ha reagito e attaccato e fino alla fine avrebbe potuto pareggiare. Da qui bisogna ripartire ed essere più spregiudicati e più incisivi. In campionato è un po’ diverso, ma è ancora molto lungo. Inoltre ci sono gli infortuni: c’è bisogno di rodaggio. Per ora non mi preoccuperei troppo, vedremo tra quattro o cinque giornate”.

Leonardo Costigliola

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