Salvate il soldato Miretti

Luce in mezzo al buio, questo è stato Fabio Miretti ieri per la Juventus. Da quando il giovane dicianovenne è entrato in campo al 60′ al posto di Mckennie, i bianconeri hanno iniziato a costruire. Un giocatore che, ad oggi, ha scalato diverse posizioni nella gerarchia del centrocampo bianconero e non può più recitare il ruolo della semplice ‘comparsa‘.

Chiede palla, si sbraccia, aiuta i compagni, viene incontro al portatore di palla, insomma Fabio Miretti per la Juventus e per Massimiliano Allegri oggi è oro puro. Non a caso infatti l’azione del gol di Rabiot (poi annullato per fuorigioco) nasce da lui: pressa il portatore di palla, recupera il pallone e traccia un filtrante verticale (a Marassi non se ne sono visti molti ieri) per Vlahovic.

Miretti Juventus Lecce

Il giovane centrocampista bianconero ha un altro passo, con un paio di giocate sveglia la Juve fino a quel momento in seria difficoltà e piatta. Alza la testa, studia lo schieramento avversario, pensa e agisce. Un talento che, ormai, non può essere più relegato alla panchina. Sì, è vero che ai giovani non bisogna mettere pressione, bisogna lasciarli tranquilli altrimenti si rischia di ‘bruciarli’, ma bisogna avere anche il coraggio di osare (come succede spesso in Premier League) e scommettere sui talenti puri. E Miretti lo è, un talento assoluto, senza se e senza ma.

Aspettando Pogba e gli altri infortunati, Fabio Miretti ha dimostrato di saper guidare il centrocampo e la manovra bianconera senza paura. Così come Nicolò Rovella, altro talento che nonostante il poco utilizzo in queste prime due giornate di campionato, ha già sorpreso tutti. Il mercato non è ancora finito, è vero, e chissà che possa concretizzarsi l’opzione Paredes, ma nel frattempo la Juventus ha bisogno di voglia, fame e spensieratezza e Fabio Miretti può essere l’uomo giusto al momento giusto.

Andrea Bargione

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