Del Piero: “Il mio erede? Mi viene in mente lui.” Poi il commento sul dualismo con Ronaldo il Fenomeno

Ospite speciale del canale Twitch ufficiale della Juventus, Alessandro Del Piero, storico capitano e bandiera dei bianconeri, ha ricordato e parlato del suo periodo in bianconero.

Che effetto ti fa vedere la tua Juve qui a Los Angeles?Sono felice che sono venuti qui a prendere un pò di fresco, sono molto felice e molto contento di rivedere alcuni amici, è eccitante”

“Io ho tre figli e quando devi scegliere il nome del figlio cerchi delle connessioni, saluto tutti gli Alessandriani”

C’è un giocatore in cui ti rivedi per personalità?Non penso a chi potrebbe assomigliarmi, penso a quei giocatori che mi attraggono. Parlando di Juve ci sono dei ragazzi che hanno delle qualità straordinarie, ne ho conosciuti tanti. Molti hanno l’atteggiamento giusto per sentire il peso di questa maglia. Mi viene in mente Chiesa, gli faccio un in bocca al lupo per il suo rientro, lo stesso Vlahovic, Cuadrado, Bonucci. Non è facile stare sempre lì, questi ragazzi hanno tutte le qualità e la voglia di poterlo fare”

Del Piero, Juventus
Del Piero, Juventus

Boniperti? “Quell’incontro è stato unico, è durato poco. Tra le tante cose che mi ha detto, quella che mi ricordo è stata ‘tagliati i capelli’. Per me sarà un mostro sacro come leggenda della Juventus. Ha sempre fatto capire quello che significa questa squadra, sia da giocatore che da Presidente”

A chi ti ispiravi all’epoca? Quando io ero ragazzino, non c’erano tv, non c’erano social. Non c’era tanto da potersi ispirare. Per me Platini era il mio idolo e il mio punto di riferimento. Abbiamo vissuto un periodo in cui c’erano Platini alla Juve, Maradona al Napoli”

Su Di Maria: “Fantastico acquisto per la Juventus, qualità incredibili, è molto efficace. Ha grande personalità e un grande passato, ha giocato in grandi squadre. Profilo top, per cui non può esserci di meglio, gli faccio un grandissimo in bocca al lupo”

Come hai visto la squadra? “Bene, anche se l’ho vista solo un’ora. C’era molta concentrazione negli esercizi. Nelle partite anche stanno facendo bene”

Fagioli e Miretti: “Mi piacciono molto. Spero che loro abbiano la visione di carpire e rubare qualsiasi cosa da chi ha più esperienza e personalità. Se hanno questo desiderio ci sarà un bel futuro per loro”.

Punizione contro la Lazio: “Molto semplice: con Andrea ci siamo sempre capiti in un attimo. Siamo arrivati sulla palla, ci siamo guardati e gli ho detto ‘Tiro io’ e lui ‘Certo, vai’. C’è tanto rispetto”

Come hai vissuto il dualismo con Ronaldo il Fenomeno? Benissimo, l’arrivo di Ronaldo ha dato un qualcosa in più al campionato Italiano, la voglia di migliorarsi ancora, motivo di ispirazione. L’ho incontrato qualche mese fa a Madrid, quando un giocatore di quel calibro arriva nel tuo campionato puoi essere solo contento e non vedi l’ora di batterlo, è stato fantastico il suo arrivo in Italia”

I compagni con cui andavi d’accordo?Uno su tutti perché ci scherzo sempre è Di Livio, eravamo insieme a Padova, con lui c’è sempre stato qualcosa di diverso. Poi negli anni della Champions League c’era un gruppo fantastico: io ero giovane, mi hanno accettato subito. C’era rispetto. Poi anche Tacchinardi, Marocchi, Vialli, fino ai giorni nostri con Buffon, Chiellini, Marchisio, Trezeguet, Pirlo. Abbiamo vinto tanto ma ci sono state anche brucianti sconfitte”.

Il più grande della storia: “Ho fatto un percorso unico, sono molto orgoglioso di questo. Sono molto felice delle scelte fatte. Sarò sempre orgoglioso di quello che ho fatto, così come se qualcuno batterà i miei record. Ti ringrazio per definirmi il più grande, sono felice per chi lo pensa”.

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