Furbizia, perseveranza, forza. In questi primi venti giorni di mercato la Juventus ha dimostrato di avere tre specifiche caratteristiche che solo i top club riescono ad amalgamare in maniera perfetta.
La furbizia avuta nel colpo che ha riportato Pogba a Torino è sotto gli occhi di tutti, anche dei più scettici. Sebbene parlerà il campo, è innegabile che riprendere a parametro zero un calciatore venduto anni prima ad una cifra superiore ai cento milioni è sinonimo di strategia giusta e finalizzata anche al tornaconto economico della società.
Un’operazione arrivata a seguito di alcuni importanti addii. In primis quello di Dybala, fuori dagli schemi di quel 4-3-3 che Allegri ha in mente per la stagione che verrà.
Ma la Vecchia Signora non è stata solo questa. La perseveranza avuta con Di Maria ha del maniacale, nel senso buono del termine.
L’argentino è stato accudito, cercato e voluto per diverse settimane: fino alla fine, come direbbe qualcuno. Una fine che è stata lieta e che ha visto uno dei talenti più puri dell’ultimo decennio varcare la Continassa e vestire la maglia bianconera.
Non tutto, però, fila sempre liscio e i mal di pancia di de Ligt potevano far presagire il peggio. Il doppio colpo appena andato a segno non era una garanzia sufficiente per l’olandese, che in pochi giorni ha fatto le valigie, lasciando la Juventus con tanti dubbi e un enorme vuoto in difesa.
Un sentimento di abbandono che avrebbe necessitato di un’enorme forza per superarlo. Una forza che i bianconeri hanno dimostrato subito, riuscendo a reagire e a strappare all’Inter l’unico degno sostituto in circolazione: Gleison Bremer.
Un triplo segnale che fa capire che – dopo qualche anno transitorio – la Juventus è pronta a ritornare grande.
This post was last modified on 20 Luglio 2022 - 20:53