Rovella: “Juve, sono pronto! Sognavo di giocare con lui”

Nicolò Rovella ha rilasciato un’intervista per SportWeek in cui ha parlato di vari argomenti tra cui del suo futuro.

“Ora sto meglio, anche se ho ancora addosso la delusione per com’è andata a Genova. L’aritmetica retrocessione in B e l’infortunio di dicembre sono stati i momenti peggiori“.

Sulle ricadute avute durante la sua carriera:

“Il pensiero è sempre quello: giocare. Appena non senti più male male, vuoi subito tornare. Ora ho imparato la lezione. Dopo tutte queste ricadute so forse ascoltare meglio il mio corpo, so qual è il mio limite”.

Sulla squadra che tifa:

Genoa, perché mio nonno Nicolò è di Genova, siamo sempre andati lì in vacanza, avevamo una casa vicino Rapallo. Mio nonno è tifosissimo del Genoa. E lo sono diventato anche io”.

Sulla sua famiglia interista:

“Sì, mi iscrive mio padre Paolo, lui e mio zio sono interistissimi. È l’Inter del Triplete, l’Inter di Mourinho, il mio idolo assoluto è Sneijder… Avevo la sua maglietta. Quella è stata la prima”.

Rovella Juventus intervista

Sui suoi idoli:

Sneijder e Marchisio, ero fissato con loro. Li guardavo alla tele e provavo a imitarli: quante punizioni contro il muro del garage… Sentono ancora il casino che facevamo”.

Modric, senza dubbio. È inarrivabile: è istinto, qualità, personalità, tutto”.

Sulla Juventus:

In questo momento non sono completamente felice per quel che è successo al Genoa. Un po’ di ansia è normale, ma sono di più gasato. Mi sento pronto e spero di rivelarmi all’altezza perché la Juve è un club di primo livello in Europa. Spero di potermi giocare le mie chance”.

Sull’ipotetico primo incontro con Massimiliano Allegri e su cosa dire:

“No. “Salve mister”… Non lo so. Mi presento, non lo so”.

Su con chi voleva giocare ma non sarà possibile:

“Io volevo giocare con uno che è andato via, Dybala. Mi è dispiaciuto tanto. E con Chiellini, anche. Ma alla Juve ci sono un sacco di campioni. Vlahovic, Locatelli… Perin e Pellegrini li conosco già”.

Su Pogba e Di Maria:

“Magari. Dai campioni c’è sempre da imparare. Sono curioso, non vedo l’ora di vedere com’è, di ritrovarmi in ritiro con loro”.

Giacomo Pio Impastato

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