Vigilia di Italia-Argentina. Leonardo Bonucci ha parlato in conferenza stampa della gara di domani e del saluto di Giorgio Chiellini, che lascerà a lui la fascia di capitano della Juventus e della Nazionale.
LE DICHIARAZIONI
Messi ha detto che non ci può essere un Mondiale senza di voi, la cicatrice è aperta?
“Sì, fin quando non si giocherà sarà così. La colpa è nostra, bastava davvero poco per poterci giocare qualcosa di davvero unico per la carriera di un giocatore. Ringraziamo Messi per le belle parole spese per noi, domani si incontreranno due nazionali vincenti e vogliamo dare spettatore per portare a casa il trofeo”.
Domani Chiellini ti passerà il testimone:
“Penso sia doveroso goderci quest’ultima giornata con lui, è stato un grande compagno di campo e di vita. Da dopodomani continuerò a fare ciò che ho sempre fatto, essere da esempio”.
Che significa affrontare Messi?
“Un giocatore che ha vinto così tanti palloni d’oro è difficile aggiungere aggettivi, è stato ed è ancora oggi con Cristiano Ronaldo uno dei migliori al mondo. Servirà grande rispetto”.
Come capitano in cosa sarai diverso rispetto a Chiellini?
“Ognuno di noi deve essere sé stesso. Da Chiellini ho imparato la capacità di elaborare in breve tempo situazioni difficili e portare la soluzione, io sono molto più sanguigno. Quello è il segreto che ha fatto diventare Giorgio una grande persona e un grande capitano, io cercherò di smussare i difetti che mi porto dietro per il mio carattere. Dovranno aiutarmi anche i miei compagni, così come noi abbiamo aiutato Chiellini e Buffon”.
Ci pensi al gol a Wembley?
“Dimenticarlo è difficile, ci penso spesso. Quel gol ci ha permesso di andare avanti, di arrivare alla lotteria dei rigori. Poi però il calcio dice che devi continuare a crescere e a migliorarti, il diventare il miglior goleador della nazionale italiano è uno stimolo”.
Il campionato appena concluso sarà di aiuto per la Nazionale?
“Ciò che ha fatto il mister in questo pre-raduno è importante, ha aperto le porte a tanti giovani che potranno diventare forti. Poi sarà importante vederli giocare anche con le squadre, serve il loro impiego perché solo così i giovani crescono e fanno esperienza”.