Chiellini: “Suarez mi ha fatto impazzire!”, poi la risposta sul futuro

La Juve, inizierà la prossima stagione senza Giorgio Chiellini. Il capitano bianconero darà anche l’addio alla Nazionale Italiana con la partita contro l’Argentina. A La Gazzetta dello Sport, il difensore italiano si è raccontato.

Juventus Chiellini intervista

Sul ritiro in Nazionale: “Quando ho saputo di Italia-Argentina a Wembley ho pensato fosse un segno del destino. Chiuderò contro Messi, uno dei giocatori più forti della storia. Inoltre si affronteranno i campioni d’Europa contro quelli del Sud America. Se non ci fosse stata questa partita avrei chiuso a Konya, in Turchia”.

Sul motivo dell’addio: Quest’anno ho giocato le gare che mi aspettavo: una ventina. Lasciare la Juve e l’Italia in questo momento è la scelta più giusta perché il crollo può arrivare da un momento all’altro. Inoltre i giovani dovranno prendere il mio posto e fare il salto di qualità”.

Sul mancato Mondiale:Il pareggio con la Bulgaria alla prima ci ha tagliato le gambe. Poi nel corso delle altre partite ci sono mancati giocatori importanti. La Nazionale ha un bel bacino di giocatori, ma se mancano quelli con cui hai creato un’alchimia, le assenze le paghi. Potevamo anche perdere contro il Portogallo, ma la sconfitta con la Macedonia non è accettabile. Mancini è l’uomo giusto per ripartire”.

Su Bonucci: Ora Leo sta vivendo quello che ho vissuto io con Gigi. Ereditare la doppia fascia (alla Juve e in Nazionale) è un sogno, ma sa di non avere più un sostegno come non lo avevo più io con Buffon”.

L’attaccante con cui ho sofferto di più? Suarez mi ha sempre fatto impazzire, con lui devi sempre trovare un escamotage perché è molto malizioso e scaltro”.

Sul futuro: La cosa che più mi mancherà sarà la quotidianità dello spogliatoio. Mi sono trovato benissimo con la spensieratezza dei più giovani perché mi hanno trasmesso un’energia pazzesca. Ora ho bisogno di un’esperienza più leggera. Il dirigente è molto impegnativo e c’è bisogno di tanto studio e lavoro: torneremo sicuramente a vivere a Torino perché è casa mia”.

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