Giovanni Malagò, Presidente del CONI, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport in cui ha parlato di vari argomenti che interessano la Juventus, a incominciare dalla Superlega.
La Champions è già una Superlega e si sta scavando un solco tra le squadre che accedono e quelle che restano fuori. Non deve cambiare questa dinamica, la Superlega non è sportivamente accettabile. Il CIO per esempio non permette a chi fa queste cose di andare alle Olimpiadi.
Se non fossero arrivati gli americani come Elliott molti club avrebbero avuto problemi. Ci sono pochi italiani che investono perché sono scioccati dal sistema. Non si fanno gli stadi perché si teme che i proprietari abbiano secondi fini. Manca spesso quella che io chiamo una combinazione di pianeti: una proprietà, una piazza e una politica locale che vadano nella stessa direzione.
Gli americani hanno il salary cap e cercano di equiparare costi industriali e stipendi ai volumi di fatturato. Dobbiamo essere realisti: il calcio è l’unica economia che ragiona al netto e non al lordo ma così si misura la realtà sui desideri e non sull’investimento che c’è dietro per realizzarli.
Sono favorevole ai playoff e ai playout ma non con venti squadre in Serie A. Bisogna pensare al tempo effettivo perché i calciatori ne perdono troppo e la misura premierebbe la lealtà sportiva. Anche il VAR a chiamata andrebbe valutato perché deve essere usato meglio.
This post was last modified on 22 Aprile 2022 - 12:01