Il DNA Juventus è diverso dagli altri come hanno raccontato in tanti. Chi ci ha lavorato ha percepito quel qualcosa di diverso che si respira all’interno del mondo bianconero. Anche il presidente del Marsiglia, Pablo Longoria, ex capo scout della Juve ha detto la sua a Tuttosport.
Sulla Serie A: “Nonostante quello che pensano in molti, la Serie A resta un’eccellenza per cultura del lavoro. Quando compri un giocatore dall’Italia, sei certo che ha l’abitudine a giocare sotto pressione e questo aspetto è fondamentale per indossare una maglia storica come quella dell’OM”.
Sulla Juve: “Alla Juve percepisci immediatamente la cultura del lavoro, è una cosa difficile da spiegare. Alla Juventus sai che il club c’era prima di te e ci sarà anche dopo, quindi devi dare il massimo nel periodo in cui ci lavori. Quando sono arrivato non ero tra quelli che potevano parcheggiare all’interno di Vinovo, così mi facevo una passeggiata ogni volta e mi imbattevo nel muro dove sono raffigurati tutti i trionfi del club. Da lì ho capito subito per chi stavo lavorando”.
Su Agnelli: “Del presidente mi hanno sempre colpito i suoi interventi: sa scegliere bene le parole, tempi e forza del messaggio. Mi ispiro a lui”.
Su Bentancur: “Di Bentancur mi colpì il primo colloquio a Buenos Aires, era già un adulto pur essendo un ragazzino. Ora, infatti è al top con la Juve, prima e il Tottenham poi”.
Su Dybala e Chiellini: “Dybala è fortissimo, ma non ce lo possiamo permettere. Chiellini lo prenderebbe chiunque, ma prenderei tutti della Juventus. Comprerei soprattutto i valori del club, che non hanno prezzo”.