Joe Montemurro e Sara Gama hanno parlato in conferenza stampa al termine della sfida di Women’s Champions League vinta per 2-1 dalle bianconere sul Lione all’Allianz Stadium di Torino. Il passaggio alle semifinali si deciderà giovedì prossimo a Lione. Queste le loro parole:
MONTEMURRO
“È stato molto importante dal mio arrivo che la squadra capisse l’importanza del suo ruolo. Sia che giocasse dall’inizio sia che giocasse meno. Il calcio moderno è questo, non è la squadra quella che parte ma quella che decide la partita. La sfida va decisa nei momenti, nelle situazione. L’espulsione ci ha aiutato. Prima siamo riuscite e fare alcune cose importanti, a far vedere il ritmo e che la partita era da vincere”.
“Abbiamo iniziato sapendo le forze del Lione. Abbiamo analizzato in video le partite precedenti. Abbiamo voluto partire con un centrocampo basso e piatto, poi abbiamo alzato Julia Grosso. Abbiamo cercato di passare sui terzini quando potevamo. Non siamo partite bene ma abbiamo reagito, trovato equilibro. Nel secondo tempo avevamo intenzione di andare più alti ed è andata così”.
“L’errore di Hurtig all’inizio ci ha fatto un po’ calare. Non solo quello però, nel primo tempo abbiamo sbagliato alcuni gesti tecnici importanti. Delle volte quando si segna troppo presto la partita va diversamente perché si punta a mantenere il vantaggio. È andata così ma abbiamo visto la forza del gruppo che dopo l’errore ha tenuto duro”.
“Tanti vogliono che Bonfantini parta dall’inizio. Ci abbiamo provato nella prima parte dell’anno ma è sempre un punto interrogativo. A volte devo vedere come va la partita. È una ragazza in crescita, che secondo me può essere una giocatrice di livello internazionale importante. Il suo cammino è lungo ma per ora stiamo vedendo le sue forze entrando così”.
“Prima di tutto c’è l’Inter in Serie A ora. La cosa che mi è dispiaciuta è che abbiamo avuto l’opportunità di fare possesso e controllare. Se noi andiamo con questa mentalità la settimana prossima abbiamo una grande chance di controllare il nostro destino. Dobbiamo controllare meglio la palla sia in palleggio che per avanzare. Quando abbiamo potuto preparare le giocate abbiamo avuto occasioni importanti. Bisogna lavorare meglio con la palla”.
“Ovviamente giocare la finale di Champions qui a Torino sarebbe una cosa incredibile. La prendiamo partita dopo partita, è la realtà. Abbiamo iniziato questo cammino non sapendo dove possiamo arrivare, andare, a che livello siamo rispetto a queste squadre. Per me la cosa importante è che abbiamo dimostrato più volte di potercela giocare. Stiamo ancora imparando, siamo in fase di crescita e dobbiamo prenderla con umiltà. Se siamo qui il 21 maggio e la vinciamo mi trovate in Australia (ride ndr)”.
“Loro con tranquillità, umiltà e come detto abbiamo l’Inter che è un punto chiave del campionato. Dobbiamo sempre essere al meglio. Poi penseremo ai festeggiamenti”.
“Sono poco umile forse ma in tutta realtà pensavo di potermela giocare. Quando sono arrivato quest estate. Ero convinto con la squadra, con la rosa, con le energie del gruppo. Fare risultati vincere di misura, il pareggio a Londra sono momenti della partita, della situazione. Per giocarcela con i top io ero convinto che ci saremo potuti riuscire”.
“Ho visto anche nel primo tempo delle difficoltà, ma ogni volta che prendevamo palla i tifosi ci davano fiducia. Voglio ringraziarli tutti perché vengono a vedere questa squadra che riempie di orgoglio l’Italia e il panorama calcistico. Speriamo che questo possa continuare”.
“È difficile, dobbiamo valutare questo cammino e la prossima per capire a che punto siamo. Il Lione ha le migliori al mondo, giocano un calcio spettacolare. Hanno fatto grandi cose per il calcio femminile, ci hanno fatto vedere come si arriva ad un club professionistico. Anche gli altri però hanno imparato e sono cresciuti e spero continui. Stasera abbiamo visto un bel calcio e la Champions ci porta qui. A noi permette di imparare e speriamo di arrivare in questi anni fino in fondo”.
GAMA
“Come dicevo alla vigilia siamo state compatte, ci siamo sacrificate una per l’altra. Abbiamo creduto di fare qualsiasi cosa con umiltà e unione. Ci abbiamo creduto e penso si sia visto”.
“Ci siamo sciolte, già nel primo tempo c’erano spazi di conquista che potevamo sfruttare meglio. Piano piano abbiamo preso confidenza e si spiega così. Eravamo in partita nonostante fossimo sotto. Andando avanti sono venuti i frutti”.
“Oggi la fame ha vinto contro l’esperienza. Abbiamo entusiasmo, ci divertiamo, sono palcoscenici bellissimi. Pensiamo solo a quello, ci mettiamo lavoro. Abbiamo usato bene la testa e andando sotto siamo state in partita, non abbiamo cambiato niente. Facendo il meglio abbiamo ottenuto questo importante risultato”.
“Siamo contente. È la prima volta che battiamo il Lione che ha vinto cinque Champions League di fila. Sono il meglio del calcio mondiale. Consapevoli che ci lasciamo un po’ di festeggiamenti questa sera perché va sottolineato. Poi abbiamo domenica l’Inter come primo pensiero. Oggi abbiamo portato a casa una vittoria e si può sognare. Guardiamo il ritorno con una certa prospettiva”.
“Affronteremo il Lione nello stesso modo. Se sono stati sorpresi dal nostro approccio saranno più agguerriti perché ci si gioca il passaggio del turno. Noi dobbiamo essere compatte, avere voglia di aiutarci l’un l’altra. Testa a domenica e poi al resto. Quando fai questi grandi percorsi a questi livelli se non ci sono quegli ingredienti il resto viene dopo. Chi arriva qui è un’ottima squadra e non arriva per caso. Stiamo vedendo che ci possiamo stare ma la fame, la voglia e l’aiutarsi fanno la differenza”.
“Stasera del Lione non mi ha sorpreso niente. Abbiamo studiato tanto quello che potevamo fare, le loro caratteristiche e quello che noi potevamo fare e abbiamo fatto. Noi ci stiamo facendo un nome ora nel femminile a livello europeo. Non abbiamo passato il girone a caso ed era un girone di ferro. Non mi ha stupito niente del Lione probabilmente però si sono stupiti più loro (sorride ndr). Conosco il calcio francese e queste giocatrici, dobbiamo stare piedi a terra. C’è il ritorno e se oggi si sono stupiti al ritorno saranno agguerriti. Ma noi dobbiamo continuare così”.
Miriana Cardinale