Martina Rosucci e Joe Montemurro hanno presentato in conferenza stampa la sfida di Women’s Champions League contro il Lione. Gara in programma domani alle ore 18.45.
MONTEMURRO
“Secondo me è un’emozione, una motivazione che sta in tutti noi. Io come allenatore devo dare la fiducia per crederci dall’inizio, da quando sono arrivato. Siamo a livello e ho sempre puntato sulla prestazione. Secondo me se siamo preparati le emozioni individuali ci porteranno ai livelli che dobbiamo tenere”.
“Martina Lenzini è con il gruppo. Valutiamo la situazione, io la considero per domani sera ma dobbiamo valutare che abbiamo l’Inter e il ritorno. Sono sincero e sono contento di rivederla in gruppo”.
“Il Lione è favorito. Sono la squadra che ha dimostrato in questi anni di avere giocatrici individuali di alta qualità, sono di altissimo livello. La Champions sono momenti, fasi di partita, che sono importanti da gestire. Il Lione partirà forte e noi dobbiamo stare attenti. Poi vedremo come andrà la partita, non sappiamo. Dobbiamo gestire, trovare il giusto atteggiamento. L’abbiamo preparata per fare il nostro gioco e capire come si prosegue”.
“Ogni partita per me è divertimento, questo è il livello che dobbiamo ottenere e a cui dobbiamo stare. Siamo contenti. Lavoriamo sempre per queste partite e occasioni, non sento l’ansia ma un divertimento. Una grande fiducia e un grande coraggio per questa squadra che potrebbe fare una grande prestazione”.
“Finalmente siamo usciti da questa stanchezza mentale. Abbiamo trovato il nostro divertimento di gioco, modo di fare. Ci siamo rinfrescati in queste due settimane, non abbiamo trovato una soluzione abbiamo semplicemente continuato con il nostro lavoro”.
“La bellezza della nostra squadra è che ho due o tre soluzioni in ogni momento della gara. Non è questione di chi parte dall’inizio, bisogna vedere come va la gara. La crescita di Amanda Nilden si è vista in ogni partita e anche lei come tanti potrebbe essere la soluzione in qualche situazione. Mi ritengo fortunato ad avere tante soluzioni da usare in partita”.
“Il Lione è una squadra con tante giocatrici di livello. Non è facile gestire un gruppo di quel livello. Le qualità di gestire un gruppo simile sono le caratteristiche di forza del tecnico francese”.
“Ci siamo abituati a giocare qui, ora vogliamo stadi pieni e tifosi che vengono a vedere una grande squadra e speriamo una grande partita. Le emozioni di essere qui, della competizione e di vedere i grandi campioni. Io ringrazio la società per averci permesso tutto questo”.
ROSUCCI
“La Champions è la Champions. È una sensazione che non si può spiegare, una carica ed energia totalmente diversa. Si prepara da sola, sia a livello tecnico tattico che motivazionale. Quando c’è ci trasformiamo”.
“Il Lione è un po’ una persecuzione (ride). È cambiato tutto dalla prima partita con il Brescia, il risultato era stato ostico. L’anno scorso qui abbiamo fatto una grandissima partita. Oggi arriviamo con più consapevolezza, crediamo in noi stesse, il percorso dei gironi ci è servito ad acquisire la consapevolezza che in Europa ci mancava. L’esperienza europea ti fa sentire cresciuto partita dopo partita“.
“Giocare partite ravvicinate è una fortuna. Sei in più competizioni insieme ed è un orgoglio per noi. L’abbiamo già gestita a novembre e dicembre e abbiamo imparato. Il mister ci ha insegnato e consentito di essere al meglio. Bisogna concentrarsi su una partita alla volta. All’Inter penseremo da giovedì com è giusto che sia”.
“Le partite dell’anno scorso sono state diverse andata e ritorno. All’andata siamo state sfrontate e abbiamo giocato con spavalderia quasi, le abbiamo messe in difficoltà. Eravamo in vantaggio poi un episodio ci ha un po’ penalizzate. La differenza tra andata e ritorno è stata questa. Non avevamo niente da perdere così come domani. La pressione domani non sarà su di noi. Giochiamo contro una squadra che negli ultimi dieci anni ha vinto sei Champions di cui cinque consecutive. Siamo qui dopo aver eliminato il Chelsea che era costruito per vincere la Champions. Domani andremo in campo forti di questo, con entusiasmo e sapremo che non avremo niente da perdere”.
“Al Mondiale non avevamo aspettative. Adesso l’Italia ha un nome a livello europeo e anche la Juve. All’inizio sei una sorpresa ma poi quando inizi a vincere sembra che tu possa farne tanti altri. Siamo consapevoli che di fronte a squadre con questa esperienza siamo outsider e questo secondo me è un punto a nostro favore. Sono partite internazionali, con un sapore diverso. La concentrazione deve esserci dal primo all’ultimo minuto. Questo fa la differenza”.
“La trasformazione dalla Champions al campionato non dovrebbe esserci ma ti da quel qualcosa in più di inconscio che non sai spiegare. So che la concentrazione deve essere alle stelle, non puoi distrarti perché può cambiare la partita. La differenza secondo me la fa davvero la concentrazione. Credo fermamente che sia una di quelle emozioni che ti permette di essere totalmente dentro ciò che vivi quindi ti fa fluire in maniera inconscia. Questa sarà la differenza”.
“Abbiamo passato un momento difficile come ci sono nel calcio ed è ovvio che ci siano. Abbiamo giocato dieci partite in più rispetto alle altre squadre. Ora stiamo meglio, le ultime partite sono state la dimostrazione. Abbiamo ripreso a giocare con le nostre idee. In ogni caso la Champions è la Champions e non c’è momento che tenga”.
“Il pubblico e i tifosi sono importantissimi. Non potrei dire il contrario. Quando senti il sostegno, mi ricordo contro Chelsea e Wolfsburg, ci hanno dato la spinta in più per reagire e avere maggior vigore. Penso e spero che domani gli juventini siano con noi sia per noi che per il movimento. Giocare qui allo Stadium è una grandissima cosa. Se anche i tifosi faranno il loro possiamo fare grandissime cose”.
Miriana Cardinale