Giorgio Chiellini, alla vigilia di Juventus-Villarreal, è stato intervistato dall’ex compagno di squadra Claudio Marchisio, ai microfoni di Prime Video.
Il capitano bianconero ha toccato tanti temi: l’impatto di Vlahovic, il suo futuro, il ritorno di Allegri e l’ambizione del club di vincere la Champions League.
Sensazioni per la partita di domani?
“Domani sarà una partita difficile. Conosco bene il Villarreal ed Emery: è una squadra che ha tecnica, solida, organizzata e che si difende bene. Le possibilità di passare il turno sono 50 e 50“.
L’impatto di Vlahovic:
“Ha portato una ventata di entusiasmo a tutti. È un giocatore che sposta gli equilibri e ci dà tanto. Dopo Mandzukic ci mancava una punta di peso. Avevamo Higuain che è un giocatore eccezionale, con caratteristiche diverse. Negli ultimi anni, però, non avevamo più una prima punta come Gonzalo ed era un adattamento continuo. Ora questa squadra ha un suo numero nove (anche se indossa il sette), che sta trascinando un po’ tutti. Poi Dusan ha 22 anni e ha una gran voglia di diventare il numero uno”.
Il ritorno di Allegri:
“Secondo me, all’inizio si aspettava di trovare un gruppo più simile a quello che aveva lasciato, ma in realtà in questi due anni il gruppo è cambiato tanto. Sono cambiati tanti giocatori, la squadra si è ringiovanita e colonne portanti che avevano fatto il loro ciclo, chiaramente io in primis, non avevano più quella costanza di presenza come prima. Gli equilibri interni erano cambiati. Da novembre si è vista la sua Juve: solida che ha un’identità forte, con i propri difetti e i propri pregi“.
La crescita di de Ligt:
“Matthijs è cresciuto partita dopo partita. Le responsabilità gli piacciono e lo stimolano. La maturazione per un difensore arriva ad un’età più avanzata. Deve ancora crescere tanto, ma è un giocatore di livello mondiale“.
Il futuro:
“Io sono già arrivato oltre quello che pensavo. Dopo questo ginocchio era una sfida riuscire a rientrare, però avevo l’Europeo che mi ballava in testa. Volevo arrivarci. Potevo finire l’anno scorso dopo la Nazionale, ma mi è venuta voglia di continuare. Adesso vivo alla giornata, poi ho il sogno del Mondiale che mi balla nella testa. Speriamo di raggiungerlo e di godercelo. Di base mi piacerebbe fare più il dirigente che l’allenatore, ma la vita è piena di sorprese. Lo capirò con il tempo”.
This post was last modified on 15 Marzo 2022 - 18:04