Fine del match tra Juventus-Udinese, i bianconeri battono i friulani grazie ai gol di Dybala e McKennie. Un bel 2-0 che solleva il morale dopo la sconfitta in Supercoppa.
Nel post partita, ai microfoni di Sky Sport ha parlato . Ecco la sua intervista.
“Nel primo tempo siamo andati di riflesso. Più che agire abbiamo reagito, è normale. La squadra si è allenata solo due giorni fa. Dopo quello che successo con l’Atalanta abbiamo fatto un allenamento. Sapevamo che era dura abbiamo chiesto solo coraggio ai ragazzi ma ci è un po mancato”.
“Rigore? C’è il VAR, l’assistente e l’arbitro, se hanno valutato che non era rigore è finita li e si va avanti. Io pensavo l’avessero tirato giù, però non fa nulla. Con i sè e con i ma non si fanno le partite”
“Io ammonito? Nessun allarme, ammonito perchè ho urlato un po troppo, senza mancare di rispetto”.
“Ieri ho ringraziato il dottore e le strutture a cui ci appoggiamo perchè è da giorni che ci alleniamo online. Bravi ai ragazzi. Sappiamo quale sono i nostri obiettivi e possiamo dire la nostra se giochiamo con coraggio”.
“Mercato? Non mi aspetto niente, alleno da poco, la società sa far bene il suo lavoro ed io il mio”.
Cioffi è intervenuto anche ai microfoni di DAZN, ecco le sue dichiarazioni:
“Qualcosa di più in fase offensiva? Sono molto soddisfatto, hanno avuto un atteggiamento eccezionale considerando il percorso da cui arriviamo. Ho fatto l’allenatore 2.0, facevo sedute con l’ipad. Non siamo stati coraggiosi ma perché siamo siamo arrugginiti”.
“Rigore su Soppy? Mi sembrava l’avessero tirato per i capelli, ma c’è un arbitro e l’ha valutato lui”.
“Impauriti? Oggi la squadra era contratta, non aveva paura, perché con la paura non fai questo tipo di secondo tempo. Si va avanti, rigori non rigori”.
Interviene Luca Marelli per commentare l’episodio di Soppy:
“La tirati di capelli c’è, ma non è un contatto da VAR, perché deve valutarlo l’arbitro in diretta, ma fischiare rigore sarebbe stata la scelta migliore”
Continua Cioffi:
“Siamo una squadra di gamba che ha energia, siamo stati poco lucidi nel gioco, non solo sotto porta. Ai ragazzi dirò solo bravi”.
“Nuovo protocollo? Appreso come il vecchio, ne prendiamo atto perché ci sono ruoli che vanno riconosciuti e le decisioni vanno rispettate”.