Andrea Agnelli e tutta la Juventus stanno vivendo una stagione complicata, altalenante, estremamente provante dal punto di vista emotivo.
Alle difficoltà di squadra, si aggiungono poi quelle societarie: la dirigenza bianconera, infatti, è stata travolta dalla vicenda plusvalenze, che ha posto i bianconeri al centro dell’attenzione mediatica sportiva, e non solo.
A tal proposito, il giornalista Paolo Bargiggia, intervenuto a 1 Station Radio, durante la trasmissione “1 Football Club”, ha commentato così quanto sta accadendo.
CAOS PLUSVALENZE – “Il discorso plusvalenze in casa Juve è molto complesso e c’è una indagine della procura: sotto la lente di ingrandimento ci sono quarantadue trattative, per un totale di 320 milioni di euro circa, di cui 280 sarebbero fake.
AGNELLI – Questa storia è l’ultima, in ordine cronologico, a ledere l’integrità di Andrea Agnelli: prima l’accordo con i gruppi organizzati di tifosi legati alla malavita, poi la questione passaporti ed infine le plusvalenze. Il problema grave è che i bianconeri sono quotati in borsa, e l’inchiesta è partita dalla Consob. Occhio anche alla questione Osimhen-Lille, che potrebbe intaccare il Napoli.
MOMENTO DELICATO – John Elkann aveva chiuso un occhio sulle marachelle del cugino negli anni, ma sabato lo abbiamo visto allo Stadium e questo è un episodio che fa rumore, ancorché si sia accomodato accanto a Nedved e non ad Andrea. Oggi John è in riunione con i suoi avvocati e credo che questo significhi la fine di Andrea Agnelli come presidente.
ALLEGRI 2.0 – La cosa non sarà semplice perché Andrea detiene una quota importante di Exor, ma andranno presi provvedimenti perché in campo le cose non vanno meglio per i bianconeri: è crollato l’anticalcio, ovvero la filosofia di Allegri. Max, in passato, filosofeggiava di calcio anche in diretta televisiva, celebre il litigio con Adani. Ennesimo fallimento della gestione Andrea Agnelli: grandi parole alla presentazione di Pirlo che, comunque, ha vinto una coppa ed è arrivato in Champions, salvo poi essere scaricato per il ritorno in pompa magna di Allegri. Probabilmente, però, quest’anno non arriveranno nemmeno tra le prime quattro”.