La complessa indagine penale, denominata Prisma, avviata a maggio dalla Procura di Torino sulle plusvalenze della Juventus, ha avuto molteplici contatti con gli accertamenti della Consob, come risulta dal comunicato della Procura:
“Delle attività in corso è stata data comunicazione alla Consob e alla Procura Federale istituita presso la Figc”.
E secondo quanto riporta La Gazzetta dello Sport, sotto la lente sono finite varie operazioni: in particolare, quella della Juventus con il Barcellona che ha poi portato alla cessione di Pjanic per 60 milioni ai catalani. Anticipata dagli acquisti di Pereira Da Silva (8 milioni) e poi di Arthur (72 milioni) e Marques (8,2 milioni) dal club di Andrea Agnelli, che così facendo avrebbe ricevuto complessivamente quasi 50 milioni di plusvalenze.
Stessa linea con il Genoa con i 18 milioni di Rovella, ceduto alla Juve, mentre andavano a Genova Portanova (a 10 milioni) e Petrelli (a 8). Dentro questo giro, è presente pure l’affare Cancelo-Danilo con il Manchester City.
INDAGINE SPORTIVA – La Juventus, in termini di codici sportivi, rischia una multa o una lieve penalizzazione. A meno che non riesca a provare una “alterazione” ai fini dell’iscrizione al campionato, circostanza che porterebbe chiaramente ad una sanzione più severa. Ipotesi che però sembrava lontana dopo le prime informazioni sull’apertura del fascicolo da parte della Procura Figc. Tuttavia, essa era già al corrente dell’indagine Prisma
Ora bisognerà attendere eventuali nuovi elementi e sviluppi sul piano penale. Sui tempi, difficile dire quando si procederà. A volte la giustizia sportiva attende il responso dell’indagine di quella ordinaria, altre si muove parallelamente.