In occasione della quarta giornata di Champions League, Massimiliano Allegri ha parlato nella consueta conferenza stampa. Insieme al tecnico livornese c’è stato anche Danilo.
SpazioJ, come d’abitudine, ne ha proposto il live testuale.
Le parole di Danilo
“La gara arriva al momento giusto. Cerchiamo di essere lineari, per fare le gare con la stessa rabbia, anche se domani sarà una gara complicata.
La squadra è unita, non siamo divisi. Abbiamo tutti gli stessi obiettivi: prima cosa vincere domani. C’è troppo casino sul ritiro: è giusto concentrarsi solamente sulla Juventus ora, stare compatti perché tutti vogliono fare bene.
Abbiamo tanta fame, bisogna rialzarci e correre, difendere, lottare fino alla fine. Come ho detto, c’è unità nella squadra: vogliamo pensare gara per gara, vincere ogni partita. La Champions deve essere un obiettivo chiaro per la Juventus, abbiamo qualità.
Sappiamo che non può esserci differenza di approccio tra le competizioni. Deve esserci una linea di prestazione uguale, sempre. Secondo me ogni cambiamento porta difficoltà e serve tempo per rendere al massimo”.
Le parole di Allegri
“Innanzitutto, domani vogliamo centrare il primo obiettivo della stagione per lavorare più tranquilli. De Ligt e Chiesa stanno bene; Kean, De Sciglio e Ramsey sono gli unici indisponibili.
Giocando tante partite è difficile avere coppie fisse di giocatori che giocano sempre. Ora siamo tutti arrabbiati: in cinque giorni abbiamo buttato ciò che avevamo costruito in un mese e mezzo. Su 15 gol presi ne abbiamo presi 11 nelle ultime sei, anche da squadre da bassa classifica.
Non è che se passiamo a tre vinciamo tutte le partite, sennò passerei a sette in difesa! Bisogna migliorare la fase difensiva, soprattutto in alcune partite pericolose, come a San Pietroburgo. Nel calcio, come nella vita, bisogna fare: mettere un mattoncino per volta e costruire, continuare a costruire. Chiesa domenica potrebbe partire dall’inizio, la scorsa non era a disposizione, ma adesso è recuperato.
Il tridente Morata-Dybala-Chiesa ha già giocato insieme, quindi potrà riaccadere. Hanno giocato insieme già col Sassuolo, sbaglio? Ecco, quindi…
Le squadre possono permettersi tutto, dipende sempre con che approccio arrivi alla gara: Morata tornerà a segnare, è solamente un momento negativo: bisogna mantenere la fiducia. Lavorare tanto, pensare poco.
Io mi sento l’allenatore della Juventus: una sfida non facile, perché tornare a vincere non è immediato. Serve tempo, ma insieme a società e giocatori stiamo lavorando per questo.
Arthur e Locatelli potrebbero giocare insieme, ma abbiamo anche altre soluzioni. La rosa è ottima, non ho cambiato idea dopo due partite. Lo Zenit è una squadra con qualità, dovremo stare attenti. Sicuramente, abbiamo approcci diversi tra le grandi partite e le partite con squadre “minori”: questa cosa va risolta”.