Intervenuto al Festival dello Sport a Trento, l’amministratore delegato dell’Inter ed ex Juve, Beppe Marotta, ha raccontato alcuni aneddoti e incroci tra i bianconeri e i nerazzurri:
Sul passaggio dirigenziale all’Inter: “Mi sono meravigliato anche io, è stato fatto con una velocità incredibile. Ho fatto l’annuncio al sabato dopo la partita con il Napoli, il giorno dopo Steven Zhang mi ha mandato un piacevole messaggio invitandomi a un confronto con lui. Mi ha preso in contropiede, dopo 8 anni di successi magari volevo riposare. C’è stata questa opportunità che ho colto immediatamente, l’Inter è una grande società che non scopro io: lascio la Juve e trovo l’Inter. Sono due brand di grande valore, mi sono buttato immediatamente in questa realtà con le caratteristiche che mi porto dietro da 40 anni. L’esperienza è un’altra caratteristica importante. Sono partito con grande determinazione: la proprietà ha sposato subito il mio progetto, che era difficile. Lasciare a casa Spalletti per sceglierne un altro ci vuole coraggio: l’ho fatto forte dell’esperienza. Diffidenza dell’ambiente? È quella diffidenza che si trova spesso: io non ho avuto difficoltà, io entro subito in simbiosi con le persone. Non ho avuto difficoltà, ho avuto la facilità di trovare una società preparata con persone per bene che aveva bisogno di persone vincenti”.
Se era in disaccordo con l’arrivo di Ronaldo alla Juve: “Io ho espresso la mia valutazione. È chiaro che tutti vorrebbero un campione come Cristiano Ronaldo, ho avuto modo di conoscerlo bene in quei sei mesi ed è un campione e dai campioni impari sempre, anche da dirigente: ha grande personalità, ha una cultura del lavoro massima, una cura di se stesso… Poi però bisogna collocare il campione nel contesto di un ambiente che forse in quel momento si doveva confrontare con delle valutazioni di carattere economico e finanziario. Non è stato quello l’elemento che ha incrinato il rapporto con la proprietà o la presidenza, con cui ho ancora un rapporto di grande cordialità”.
Su Dybala all’Inter: “Se potevo prenderlo all’Inter? Sì, c’è stato un momento di incertezza. Sicuramente firmerà con la Juve, credo che oggi sia nelle condizioni migliori per rappresentare presente e futuro della Juve. Quando potevo prenderlo? Quando si ventilava l’ipotesi di una negoziazione che comprendesse Icardi”.