La stagione è iniziata da poco ma lui ha già fatto parlare di sè.
A suon di gol e prestazioni convincenti Lorenzo Lucca, giovane attaccante del Pisa, con i suoi 201 cm d’altezza si è fatto notare dai più grandi club italiani.
Piemontese DOC, il classe 2000 ha iniziato alla grande il campionato di Serie B: 6 gol e 1 assist nelle prime sette partite.
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha parlato così:
OCCHI ADDOSSO – «Anche adesso che gli altri si sono accorti di me, io resto quello di sempre: uno che dice le cose in faccia. Perché? Come mi disse Alessandro Malagrinò, l’allenatore che a un certo punto mi portò nei Dilettanti, dovevo fare un passo indietro per farne poi tre in avanti. Sono maturato fisicamente e mentalmente solo negli ultimi anni. Prima ero parecchio più basso e non pensavo che sarei diventato davvero un calciatore».
SERIE B – «Di sicuro in B la cifra tecnica è più alta. In C gli spazi sono più stretti e volano calcioni appena ti giri verso la porta. Per me era molto più complicato, eppure nella passata stagione ho segnato 14 gol. E sarebbero stati di più se non avessi preso il Covid».
IDOLI– «Papà mi riempiva di videocassette di grandi centravanti: Ibrahimovic e Trezeguet soprattutto».
IBRA – «Sono alto come lui, anche un po’ di più, quindi cerco di imitarlo. Ne studio i movimenti, le giocate, e provo a ripeterli. Come Zlatan, anch’io sono agile e bravo in acrobazia nonostante la statura».